Tadej Pogacar è pronto a ripartire fortissimo nella prossima stagione quando avrà modo di misurarsi ancora una volta con i grandi del ciclismo, a partire da Remco Evenepoel. Il ciclista sloveno ha parlato apertamente del percorso fatto quest’anno per arrivare a commentare i prossimi passi e soprattutto gli obiettivi del 2023:
Dopo il UAE Tour (20-26 febbraio), farò la Tirreno-Adriatico (6-12 marzo) e poi la Milano-Sanremo (18 marzo). Da lì inizierò a correre al Nord. Sarò sicuramente al Giro delle Fiandre 2023 (2 aprile). Dopo la grande esperienza dello scorso anno, la Ronde è diventata per me un obiettivo primario. Sarà emozionante e già adesso non vedo l’ora. Prima del Fiandre, farò la Dwars door Vlaanderen (29 marzo), che avevo già affrontato la scorsa primavera. Inoltre, credo che aggiungerò un’ulteriore classica di un giorno nella regione.
Ciclismo, Pogacar vede Evenepoel favorito nel Tour de France
Nella lunga intervista di Pogacar c’è spazio anche per l’Italia che dopo la conferma della presenza di Evenepoel incassa anche quella dello sloveno. Parlando del tema, Tadej ha dichiarato:
Da bambino era una delle mie corse preferite. Per me la Maglia Rosa è uno dei simboli più belli che esistano. A dirla tutta, avrei dovuto esserci due anni fa, ma non sono il più intelligente quando c’è da prendere una decisione. Un giorno, comunque, sarò al Giro d’Italia, magari combinandolo con la Vuelta a España, ma non è ancora il momento. Giro e Tour nello stesso anno? Molto impegnativo, ma non necessariamente impossibile. Ma farli entrambi con l’obiettivo-vittoria richiederebbe un prezzo enorme al mio corpo. Anche se ce la facessi, sarei talmente esausto… Magari alla fine della carriera! Per il momento, quindi, è un po’ presto.
Infine, uno sguardo al rivale:
Evenepoel sta costruendo la sua carriera molto bene e in maniera intelligente. Sta sicuramente evolvendo nella giusta direzione. Il 2022 è stato un anno fenomenale per lui e penso che il 2023 possa essere anche meglio. Se può vincere il Tour de France? Perché no? Sì, è una corsa diversa dalla Vuelta, ma se sei in grado di vincere un Grande Giro e il Mondiale nello stesso anno, penso proprio che tu sia pronto per importi anche al Tour.