Assemblea Confesercenti, i dati sul lavoro in Italia.
Si è svolta questa mattina l’Assemblea annuale di Confesercenti che ha fornito una fotografia piuttosto ampia della situazione italiana, evidenziando i cambiamenti con il passato (dal 2016) e stimando le previsioni per il futuro (fino al 2027).
La sintesi più eclatante dei dati raccolti ipotizza che nei prossimi cinque anno saranno persi 100mila posti di lavoro.
Assemblea Confesercenti sul lavoro, i dati
Fa un po’ scalpore quanto affermato sul tema del lavoro da Confesercenti durante l’ultima Assemblea, specialmente se si confrontano con i dati Istat di ottobre: valori record dal 1997 a oggi, con un tasso di occupazione che sfonda il 60%.
La cosa che più deve preoccupare circa il dato simbolo dello studio è che Confesercenti vede questo “taglio” interamente a danno dalle piccole attività, stimando una chiusura di 60mila esercizi entro il 2027. Metodi di consumo che cambiano, con gli acquisti online sui portali di e-commerce che “potrebbero raggiungere e sorpassare le vendite fisiche nel 2027”. Già oggi l’online è il canale più utilizzato per fare gli acquisti di Natale (63%), davanti ai centri commerciali. Buona la tenuta dei mercatini di Natale, dove trovare qualche occasione speciale a un prezzo ridotto.
C’è poi il grande tema attuale legato all’inflazione e alla perdita di potere d’acquisto da parte delle famiglie nostrane: le stime di Confesercenti parlano di un aumento dei prezzi del 5,1% nel 2023, del 4% nel 2024 e del 2,9% nel 2025. Tradotto, significa perdere 17 miliardi di fatturato: valori negativi che si sommano al disastro pandemico del biennio 2020-2021 con circa 150 miliardi di mancati consumi.
Infine, i risultati di un sondaggio condotto in collaborazione con Ipsos circa le abitudini dei consumatori per Natale: la spesa media pro capite è stimata pari a 197 euro (-41 euro rispetto al 2021), con l’86% degli italiani che ha dichiarato di dover ridurre il budget o quantomeno di mantenerlo invariato. Tra i settori più “snobbati” c’è quello turistico: solamente il 7%, degli italiani regalerà un viaggio o una vacanza, percentuale che sale al 17% di chi ha già deciso di progettare un viaggio per il periodo delle feste di Natale e Capodanno. In ogni caso, si temono difficoltà di inserimento di lavoratori stagionali, con un buco stimato di circa 60mila unità.