Sono scattati i sigilli al Villa Flaminia, uno dei più iconici circoli della capitale, situato vicino al Teatro Olimpico, nel quadrante nord della città. La struttura, dotata di sette sale e tre piscine, oltre a campi da tennis e calcio, era gestita da Luigi Barelli, fratello dell’onorevole di Forza Italia Paolo, nonostante fosse di proprietà della Congregazione provinciale dei Fratelli delle Scuole cristiane, più noti come i Lasalliani. Contava su circa 120 dipendenti, i quali, hanno ricevuto la notizia del loro licenziamento.
Sigilli al Villa Flaminia, le parole dei diretti interessati
Il Covid prima e il caro bollette adesso sono stati cari al circolo. Lo scorso 2 dicembre, come riportato da ‘Il Messaggero‘, i proprietari della struttura si erano presentati per la seconda volta ai cancelli, accompagnati dall’ufficiale giudiziario e dai carabinieri. Dopo una prima mediazione, la prima udienza era prevista per il 9 dicembre, ma nella mattina di ieri è arrivato il definitivo sfratto. Immediatamente è esplosa la rabbia dei lavoratori, che hanno ricevuto il ben servito al ridosso del Natale, e degli abbonati, alcuni dei quali avevano rinnovato la loro partecipazione appena un mese fa.
Immediatamente, però, è arrivata la replica dei gestori, i quali hanno “scaricato” la colpa proprio sui gestori, colpevoli di non essere stati aiutati in un momento economico sicuramente non facile. Una situazione sicuramente poco piacevole e tutt’altro che facili, con tante famiglie che si sono viste interrompere i corsi di calcio, nuoto, atletica, basket e danza a metà anno e dei quali, con grande probabilità, non rivedranno più i soldi, oltre agli studenti della scuola, uno dei più rinomati istituti privati di Roma nord, che hanno dovuto sospendere le lezioni di nuoto previste durante l’orario scolastico.
La voglia di ripartire il prima possibile è tanta, anche per rispettare i contratti con i lavoratori e con gli abbonati. In merito a questo i gestori hanno commentato così, lasciando uno spiraglio di speranza: “Ci stiamo attivando in tempi brevi per trovare una soluzione per la riapertura del centro, sperando che analoga volontà sia dimostrata dalla provincia della Congregazione dei Fratelli delle Scuole Cristiane. Al più presto ci riserviamo di tornare ad aggiornarvi sugli sviluppi delle vicenda e sulle proposte per la continuazione delle attività.”