Conferenza di Parigi, concluso l’evento voluto dal presidente francese Macron per confrontarsi sul sostegno e sulla ricostruzione dell’Ucraina.

Collocato a margine del G7, il meeting ha confermato la volontà della comunità internazionale di “aiutare l’Ucraina a resistere durante questo difficile inverno“. Il capo dell’Eliseo ha attaccato la Russia, definendola “vile” nel suo “tentativo di far cadere al buio e al freddo la popolazione ucraina“.

Conferenza di Parigi, Macron conferma lo stanziamento di mezzo milione a sostegno di Kiev

Macron prende dunque in mano le redini europee sulla ricostruzione dell’Ucraina durante la Conferenza di Parigi. Alla conferenza erano attesi i rappresentanti di 47 Paesi oltre al segretario generale Onu Antonio Guterres e alla presidente di Commissione Von der Leyen. Nella pratica, hanno confermato la loro partecipazione i capi di governo di Norvegia, Lussemburgo, Repubblica Ceca, Slovacchia e Svizzera, mentre per tutti gli altri la partecipazione sarà espressa da figure ministeriali.

Il presidente francese è stato il primo a parlare, sottolineando che l’appuntamento odierno fosse cruciale nella definizione di una strategia di resilienza che garantisca assistenza in ambito energetico, alimentare, sanitario, dei trasporti e della sicurezza e sanità. Ha poi ricordato come la Francia “abbia già impiegato 125 milioni di euro in aiuti all’Ucraina, soprattutto nel settore energetico, per un totale di 525 milioni“. Una cifra destinata a crescere nelle prossime ore. Un lungo omaggio al popolo e all’esercito ucraino, in grado di “combattere con una determinazione feroce per la propria sopravvivenza e la propria libertà, nonostante i crimini di guerra commessi dalla Russia“. Crimini che “violano senza alcun dubbio i principi fondamentali del diritto umanitario e, pertanto, non possono restare impuniti“.

Infine, un monito su cui Zelensky insiste da tempo, vale a dire le condizioni per sedersi al tavolo dei negoziati: spetta all’Ucraina “decidere come negoziare la propria pace. In quest’ottica, Macron parla di “eccellente base” il Kiev Security Act proposto dal leader ucraino durante il G20.

Le dichiarazioni di Zelensky, Von der Leyen e Tajani

Subito dopo Macron il testimone è passato proprio a Volodymyr Zelensky, il quale, dopo un nuovo ringraziamento per il supporto mostrato dall’Occidente, ha quantificato in 800 milioni la somma necessaria per affrontare le avversità della stagione fredda. Poi, come a giustificare la propria richiesta, si è detto consapevole che la cifra sia alta “ma inferiore alle conseguenze di un blackout diffuso in tutta l’Ucraina“.

La presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha invece posto l’accento più ad ampio raggio, ricordando la nuova tranche di aiuti da 18 miliardi di euro valida per tutto il 2023: “garantire un flusso stabile a Kiev rappresenta dal nostro punto di vista un grande successo“. Inoltre, giusto anche sottolineare che “il meccanismo di solidarietà europeo ha consentito di esportare oltre 20 milioni di tonnellate di grano ucraino per un giro d’affari complessivo dal valore di 15 miliardi di euro.

Per l’Italia era presente il ministro degli Esteri Antonio Tajani, il quale si è perfettamente sovrapposto alle dichiarazioni di Giorgia Meloni al G7, dunque assicurando che “l’Italia è pronta a fare la sua parte per aiutare la popolazione dell’Ucraina“.