Moovit, l’app più utilizzata in Italia per i mezzi pubblici, presenta il suo report di fine anno. Il rapporto, dedicato appunto ai mezzi pubblici, ai mezzi in sharing e alla mobilità urbana, è stato elaborato grazie allo studio di decine di milioni di viaggi pianificati e compiuti tramite l’app Moovit in 99 aree metropolitane di 24 nazioni al mondo ed è la fotografia più dettagliata oggi disponibile sulla mobilità nelle grandi aree urbane del pianeta. Oltre ai tempi di viaggio e di attesa alla fermata, lo studio analizza – tra l’altro – il numero di cambi effettuati, le distanze percorse, la frequenza e tipologia di utilizzo dei mezzi di micromobilità e l’impatto del Covid sulla scelta di mobilità dei cittadini. Tra le aree geografiche analizzate nel mondo, 9 si trovano in Italia: Roma e il Lazio, Milano e la Lombardia, Firenze e la Toscana, Napoli e la Campania, Torino e Asti, Venezia, Palermo e Trapani, Genova e Savona, Bologna e Romagna. Il report include tutti gli spostamenti effettuati dagli utenti con autobus urbani ed extraurbani, tram, metropolitane, treni regionali, funicolari, battelli e ascensori e non si riferisce a un singolo operatore di trasporto pubblico ma a tutti gli operatori che operano sullo stesso territorio.
Moovit, rapporto sui mezzi pubblici. La situazione nelle città italiane: tutti i dati
In quasi tutte le 9 aree geografiche esaminate in Italia, i tempi di viaggio e i tempi di attesa alla fermata sono aumentati rispetto al 2020. Questo incremento è spiegato dall’aumento del traffico nelle città causato principalmente dalla progressiva riduzione delle attività da remoto (smart working e didattica a distanza) e dalla propensione di una percentuale di utenti del trasporto pubblico locale ad affidarsi a un mezzo privato a causa del rischio sanitario legato al Covid-19. In media, in Italia, ci vogliono 40 minuti per raggiungere la propria destinazione ogni mattina. Nello specifico: 52 minuti – Roma e Lazio (+4 minuti rispetto al 2020); 45 minuti – Napoli e Campania (+7 minuti); 44 minuti – Milano e Lombardia (+4 minuti); 41 minuti – Palermo e Trapani (+4 minuti); 40 minuti – Torino e Asti (+2 minuti); 39 minuti – Venezia (+4 minuti); 39 minuti – Firenze e Toscana (+4 minuti); 36 minuti – Genova e Savona (+2 minuti); 36 minuti – Bologna e Romagna (+2 minuti). Sono 14, invece, i tempi medi di attesa alla fermata del trasporto pubblico che gli italiani affrontano ogni mattina. Ancora nello specifico 29 minuti – Palermo e Trapani (+5 minuti rispetto al 2020); 20 minuti – Napoli e Campania (stabile); 16 minuti – Roma e Lazio (+1 minuto); 13 minuti – Torino e Asti (+1 minuto); 11 minuti – Firenze e Toscana (+2 minuti); 10 minuti – Milano e Lombardia (+1 minuto); 10 minuti – Genova e Savona (+1 minuto); 10 minuti – Bologna e Romagna (+1 minuto); 10 minuti – Venezia (+2 minuti). La media italiana delle distanze medie percorse quotidianamente nel viaggio di andata è di 7,32 km. Ma sono 8,78 km – Napoli e Campania; 8,57 km – Milano e Lombardia; 8,18 km – Venezia; 8,16 km – Bologna e Romagna; 7,52 km – Roma e Lazio; 7,17 km – Firenze e Toscana; 6,31 km – Genova e Savona; 5,79 km – Torino e Asti; 5,45 km – Palermo e Trapani. Infine alcuni dati relativi alla frequenza di utilizzo dei mezzi di micromobilità (monopattini elettrici, bicicletta): 5,9% – Venezia (+3,2% rispetto al 2020); 4,2% – Genova e Savona (+3,9%); 3,5% – Napoli e Campania (+2,9%); 3,3% – Palermo e Trapani (+1,6%); 2,6% – Milano e Lombardia (+1,5%); 2,5% – Firenze e Toscana 2,1% – Bologna e Romagna (+0,4%); 2,0% – Roma e Lazio (+0,5%); 1,6% – Torino e Asti (-0,4%).
L’impatto della pandemia di Covid
L’impatto del Covid-19 e della pandemia sull’utilizzo dei mezzi pubblici è stato ovviamente significativo. Di seguito alcuni dati relativi alla somma delle percentuali di utenti che hanno abbandonato definitivamente i mezzi pubblici e di utenti che si sono affidati a un altro mezzo di trasporto: 13,6% – Genova e Savona 11,2% – Venezia (15,8%); 12,6% – Palermo e Trapani (17,7%); 10,7% – Bologna e Romagna (16,3%); 9,3% – Milano e Lombardia (17,4%); 9,2% – Napoli e Campania (20,7%); 9,0% – Torino e Asti (17,8%); 8,9% – Firenze e Toscana (14,5%); 8,8% – Roma e Lazio (16,6%). A questi numeri, disponibili anche per altre 90 aree geografiche nel mondo, si aggiungono altre voci consultabili nel report: i cambi effettuati tra un mezzo di trasporto e l’altro ogni mattina, la tipologia di utilizzo dei mezzi di micromobilità e le richieste degli utenti.