Carlo Rambaldi moglie. Carlo Rambaldi (Vigarano Mainarda, 15 settembre 1925 – Lamezia Terme, 10 agosto 2012) è stato un effettista e artista italiano, noto a livello internazionale per le sue opere in campo cinematografico.

Carlo Rambaldi moglie

Rambaldi ha soggiornato negli ultimi dieci anni della sua vita e alla Calabria più in generale, terra che ha dato i natali a sua moglie Bruna Basso. Quest’ultima, insieme ai figli Daniela e Victor, ha istituito la fondazione che porta il nome del tre volte Premio Oscar. L’obiettivo è quello di preservare e divulgare soprattutto alle nuove generazioni il patrimonio artistico lasciato da Carlo Rambaldi.

Causa morte

Rambaldi è morto 10 agosto 2012 all’età di 86 anni nell’ospedale di Lamezia Terme in Calabria dove aveva risieduto per dieci anni. Fu il consigliere regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, ad annunciare ai media la morte dell’artista senza comunicare le cause esatte del decesso.

Biografia

Diplomato geometra, laureatosi all’Accademia di belle arti di Bologna, inizia a frequentare gli ambienti cinematografici in Italia nel 1956 quando realizza il drago Fafner, lungo ben sedici metri, per il film Sigfrido diretto da Giacomo Gentilomo e continua lavorando per registi quali Mario Monicelli e Marco Ferreri, in La grande abbuffata, Pier Paolo Pasolini e Dario Argento, per il quale contribuì a realizzare gli effetti speciali di Profondo rosso nel 1975.

L’incontro con la grande produzione cinematografica americana di Hollywood gli permetterà di affinare le sue abilità nella meccatronica (effetti speciali ottenuti con l’unione di meccanica ed elettronica).

Carlo Rambaldi è stato il primo autore di effetti speciali cinematografici costretto a dimostrare davanti a un giudice la natura artificiale di quanto appare sullo schermo. Per la scena della vivisezione canina nel film “Una lucertola con la pelle di donna” (1971), il regista Lucio Fulci fu citato in tribunale per maltrattamento e crudeltà verso gli animali. Fulci sarebbe andato incontro ad una severa condanna penale, se Rambaldi non avesse fornito alla Corte i girati non montati e i fantocci dei cani utilizzati per le riprese.

Rambaldi ha vinto l’Oscar per i migliori effetti speciali per ben tre volte: il primo arriva con King Kong di John Guillermin del 1976, per il quale crea un pupazzo di 12 metri. Il robot gigante in realtà è stato usato pochissimo, nella maggior parte delle inquadrature dove si vede il gorilla nella sua interezza, in realtà è Rick Baker con un costume. Realizza anche il braccio meccanico a grandezza naturale di King Kong usato per per le riprese ravvicinate con Jessica Lange e alcune maschere in grado di esprimere le più comuni emozioni indossate.

da Rick Baker con il costume da King Kong; successivamente nel 1979 per Alien di Ridley Scott contribuisce, insieme a Hans Ruedi Giger, all’ideazione della creatura aliena divenuta poi celebre; nel 1982 crea il suo capolavoro, commuovendo il mondo intero con il protagonista di E.T. l’extra‐terrestre di Steven Spielberg.

Tra i numerosi altri film a cui ha collaborato vi sono anche Incontri ravvicinati del terzo tipo (1977) sempre di Spielberg, e Dune (1984), di David Lynch.

È stato membro del Comitato d’Onore dell’Ischia Film Festival e dell’Accademia Act Multimedia di Cinecittà.
Nel 2008 è stato giurato del Calendimaggio, manifestazione di Assisi.