Omicidio Buggiano, in Valdinievole, in provincia di Pistoia: il cadavere di un uomo che presentava ferite da arma da taglio è stato rinvenuto in una zona boscosa nella tarda serata di ieri. A lanciare l’allarme alcuni passanti.

Omicidio Buggiano: identificata la vittima

Il corpo straziato e nascosto fra i cespugli a Baggiano in provincia di Pistoia è di Massimiliano Matteoni 54 enne meccanico e carrozziere del posto. Una scena a dir poco orribile quella che si è presentata agli occhi di chi stava passando per caso lì nel posto del ritrovamento, in mezzo a una boscaglia in località Campioni.

Il cadavere riportava diverse ferite da arma da taglio e dai primi accertamenti degli investigatori è emerso che l’uomo sarebbe stato ucciso con almeno otto coltellate.

La conferma definitiva arriverà dall’esame autoptico che il pm titolare dell’inchiesta Claudio Curreli ha già disposto. Il corpo è stato in parte bruciato, e questo non ha impedito il rapido riconoscimento della vittima: gli inquirenti sono arrivati subito a dargli un nome, nel giro di pochissime ore.

E’ stato fermato il figlio

Il tentativo maldestro di sviare le indagini non è andato a buon fine. Per primi sono stati sentiti i familiari, vale a dire la convivente dell’uomo e i tre figli.

Non è stato difficile per gli inquirenti risalire all’autore dell’omicidio, tant’è che già nella tarda serata di ieri è stato effettuato un fermo da parte dai carabinieri: conoscendo la situazione familiare complessa dell’uomo i primi sospetti, sono caduti immediatamente su un figlio. Sospetti che poco dopo hanno trovato conferma.

Il trentenne. Secondo quanto emerso il figlio dell’uomo sarebbe in cura per problemi psichiatrici, anche se non risulterebbe una documentazione sanitaria definitiva a riguardo.

Secondo quanto ricostruito il giovane nei giorni scorsi aveva chiesto un incontro con il padre per discutere di vecchie questioni familiari che si trascinano da tempo, infatti non è la prima volta che i due si incontravano per discutere ma ogni volta le discussioni rischiavano di degenerare in qualcosa di più pericoloso come effettivamente è accaduto domenica sera.

Il figlio che avrebbe accoltellato più volte il genitore e poi tentato di dar fuoco al cadavere è stato sottoposto a fermo del pm con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere.

È stato trasportato in carcere e domani ci dovrebbe essere l’udienza di convalida davanti al giudice delle indagini preliminari. Ad assistere l’uomo al momento è l’avvocatessa Emanuela Motta.

Omicidio a Buggiano, le indagini

Ci sono ancora molte cose da accertare, infatti ancora non è chiaro a quando risalga precisamente la morte e se l’omicidio sia avvenuto proprio nella boscaglia di Buggiano oppure se il cadavere sia stato portato là dopo le coltellate mortali. E’ stata come da prassi isolata l’area collinare alla ricerca di eventuali reperti, come la possibile arma del delitto o altri indizi importanti.

Sull’omicidio stanno indagando i carabinieri, coordinati dalla procura della Repubblica di Pistoia. Al momento nessuna dichiarazione ufficiale, nessuno si è esposto sulla vicenda.

La particolare violenza con cui è avvenuto l’omicidio riconducono a un sentimento pieno di odio nato da un risentimento covato da lungo tempo e che non aspettava altro di esplodere.

Chi era Massimiliano Matteoni

L’orribile ritrovamento ha scosso l’intera comunità, in cui Matteoni era ben conosciuto per la sua lunga attività professionale. Nato nel 1968 e originario di Milano, si era sposato in Valdinievole e per molti anni ha vissuto nel comune di Buggiano, dove ha anche gestito un grosso distributore di carburante e l’annessa officina sulla Provinciale Lucchese a Borgo a Buggiano.

Successivamente si è trasferito a Spianate, frazione di Altopascio nel Lucchese. Era andato ad abitare in una zona residenziale di nuove villette, continuando a svolgere il proprio mestiere di meccanico di autovetture.