Non tutti lo sanno, ma anche in Dicembre si possono vedere le stelle cadenti. Si tratta delle Geminidi, meravigliosa piaggia di stelle cadenti paragonabile per intensità e frequenza a quella delle Perseidi di agosto. La corrente meteorica principale, particolarmente evidente tra il 10 e il 15 del mese, raggiungerà il suo massimo tra stanotte e domani: quindi potremo festeggiare Santa Lucia con tanti desideri (tempo permettendo). Le Geminidi sono una delle piogge di stelle cadenti più intense perché ogni ora possiamo godere di circa 120 passaggi, di tonalità gialla, che cadranno a grande velocità attraverso il cielo notturno.L’evento è meglio visibile dall’emisfero settentrionale, ma può essere visto molto bene anche da altre latitudini. Quest’anno poi avremo una luna calante, cioè la superficie lunare illuminata diminuirà, il che renderà più facile vedere il fenomeno.

Stelle cadenti di dicembre: dove, come e quando vederle

Anche quest’anno ci saranno almeno due chiare impennate di frequenza in genere superiori alle 100 meteore/h, dato che la Terra nel suo passaggio al nodo attraversa un compatto nuvolo di particelle e, a un certo punto, delle zone dense di meteoroidi più consistenti. I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame pare mostrare un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza: il primo, più consistente, con meteore di debole luminosità; e il secondo, successivo, meno cospicuo con meteore più brillanti. Questi frammenti viaggiano a circa 125.000 km/h, ma è altamente improbabile che raggiungano il suolo: la maggior parte di essi brucia ad altitudini comprese tra 75 e 85 chilometri. Per godersi al meglio lo spettacolo, la NASA condivide alcuni suggerimenti di base. Prima di tutto, bisogna osservare il fenomeno dopo le 22:00 e fino all’alba. Inoltre, l’Agenzia raccomanda di allontanarsi il più possibile da grandi fonti di luce come le città. Infine, sdraiarsi sulla schiena e attendere almeno mezz’ora affinché gli occhi si abituino all’oscurità e si possa iniziare a vedere la pioggia di meteore.

Il mistero delle Geminidi, cosa sono e come nascono: storia e leggenda

A rigor di termini, non è una pioggia, e non sono stelle. Questi eventi si verificano quando il nostro pianeta, nella sua traslazione attorno al Sole, passa attraverso le particelle di detriti lasciate da altri corpi (quasi sempre comete) nel loro passaggio attraverso il nostro Sistema Solare. Quando queste particelle entrano in collisione con la nostra atmosfera, si disintegrano e creano questi raggi di fuoco e colore, comunemente chiamati “stelle cadenti”. Ma questo caso è speciale. Perché a differenza di altri sciami meteorici, le Geminidi non provengono da una cometa. Le Geminidi, infatti, sono l’unico sciame meteorico che ha un corpo genitore asteroidale, vale a dire che quello che lo produce è un asteroide: 3200 Phaethon e questo lo rende ancora più sorprendente per il numero di meteoroidi che si staccano da corpo per produrre questa pioggia. L’asteroide 3200 Phaethon è piccolo, misura solo circa 5,1 km di diametro e impiega 1,4 anni per orbitare attorno al Sole una volta. È stato il primo asteroide scoperto da un satellite artificiale, l’11 ottobre 1983. Tuttavia, ci sono diverse incognite a cui la scienza non è ancora stata in grado di rispondere. La prima domanda che gli scienziati si pongono è come si producono le Geminidi. Ci sono infatti quattro possibili teorie, ma nessuna è convincente nello spiegare i risultati osservati nell’intensità di questa pioggia di meteoriti. Il nome Geminidi si riferisce al “punto radiante”, cioè al punto del cielo da cui sembrano provenire le stelle. In questo caso, la costellazione dei Gemelli, vicino alla stella Castore.