L’INPS mette a disposizione aiuti per i disoccupati e chi non lavora, qualora sussistano i requisiti richiesti e si trovino in una situazione di difficoltà economica.

Esistono tante soluzioni diverse, per coloro che si trovano in una condizione di necessità per perdita del lavoro per cause diverse, come ad esempio l’assegno di ricollocazione, la Naspi, DIS-COLL e la disoccupazione agricola.

Dunque, chi ha un’anzianità contributiva riesce a ottenere indennità, mentre coloro che risultano sprovvisti di contribuzione possono richiedere un ammortizzatore sociale, un assegno sociale o la Carta acquisti e così via.

Motivo in più per capire chi ha diritto alle diverse prestazioni economiche accreditate dall’INPS.

780 euro al mese dall’INPS per i disoccupati e chi non lavora

Tutti coloro che restano senza lavoro per motivi diversi e si trovano in una situazione di difficoltà economica possono richiedere diverse prestazioni a sostegno del reddito. L’INPS mette a disposizione diversi aiuti per i disoccupati descritti nei paragrafi successivi.

L’INPS spiega che, iReddito di Cittadinanza (RdC)  è uno strumento di sostegno economico introdotto come misura di contrasto alla povertà.  L’ammortizzatore sociale è nato come strumento di reinserimento nel mondo del lavoro. Nello stesso modo, il Reddito doveva permettere l’inclusione sociale delle famiglie.

Un sussidio riconosciuto per chi non lavora, qualora sussistano i requisiti richiesti e si trova in una situazione di difficoltà economica per cause diverse.

Le previsioni per il 2023 prevedono nuovi requisiti per il Reddito di cittadinanza. Il sostegno economico verrebbe riconosciuto a coloro che raggiungono almeno 60 anni di età, alle famiglie con minori in stato di bisogno economico e in favore delle persone affette da disabilità. Si tratterebbe, di modifiche momentanee prima dell’abolizione totale della misura, sostituita da altro strumento.

Aiuti per disoccupati senza reddito 2022

L’Ente nazionale di previdenza sociale chiarisce che l’assegno sociale è un aiuto economico riconosciuto a coloro che si trovano in condizioni economiche disagiate. L’assegno sociale può essere richiesto dai cittadini italiani, agli stranieri comunitari iscritti all’anagrafe del comune di residenza e ai cittadini extracomunitari con permesso di soggiorno CE per soggiornanti di lungo periodo. I beneficiari devono rientrare nelle condizioni e requisiti previsti dalla normativa.

La Carta acquisti è una carta di pagamento elettronica riconosciuta alle persone che si trovano in condizioni economiche disagiate. L’INPS procede all’accredito bimestrale di 80 euro. La carta acquisti può essere utilizzata per la spesa alimentare presso gli esercenti convenzionati all’iniziativa o presso gli uffici postali per il pagamento delle bollette. Non è possibile prelevare la somma di denaro in contanti.

Aiuti economici per disoccupati

Secondo quanto riporta l’INPS, la Nuova Assicurazione Sociale per l’Impiego ( NASpI ) è una indennità mensile di disoccupazione, regolamentata dall’articolo 1, del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22. Viene riconosciuta per i lavorati che si trovano con una posizione contributiva di almeno 13 versamenti presenti almeno quattro anni prima della richiesta dell’indennità economica.

L’INPS spiega che possono ricevere l’aiuto economico i lavoratori con rapporto di lavoro subordinato che hanno perduto per cause involontarie l’occupazione lavorativa. Rientrano nella categoria dei disoccupati Naspi i seguenti lavoratori, quali:

  • Lavoratori apprendisti;
  • soci lavoratori di cooperative con rapporto di lavoro subordinato con le medesime cooperative;
  • personale artistico con rapporto di lavoro subordinato;
  • dipendenti a tempo determinato delle pubbliche amministrazioni
  • dal 1° gennaio 2022 rientrano gli operai agricoli a tempo indeterminato dipendenti dalle cooperative e loro consorzi che trasformano, manipolano e commercializzano prodotti agricoli e zootecnici (legge n. 240 del 1984).

Aiuti economici per inoccupati

L’Ente di previdenza spiega che lindennità di disoccupazione mensile DIS-COLLè una prestazione a sostegno del reddito riconosciuta a favore dei lavora parasubordinati per perdita involontaria del lavoro (articolo 15, decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22).

 Possono ricevere l’aiuto economico i collaboratori coordinati e continuativi, anche a progetto, assegnisti di ricerca e dottorandi di ricerca con borsa di studio.

I disoccupati possono richiedere la DIS-COLL se hanno maturato un’anzianità contributiva di almeno tre mesi tra il periodo di riferimento in cui è cessata l’attività e il primo gennaio dell’anno precedente.

Disoccupazione agricola

L’indennità di disoccupazione agricola spettante ai lavoratori agricoli dipendenti ed equiparati, viene riconosciuta come prestazione economica di supporto al reddito, se iscritti all’elenco lavoratori agricoli.

L’INPS riconosce l’aiuto economico a color che hanno esercitato l’attività agricola almeno 102 giorni nei due anni precedenti la domanda di disoccupazione. L’indennità di disoccupazione agricola viene rilasciata a:

  • operai agricoli a tempo determinato iscritti negli elenchi nominativi dei lavoratori agricoli dipendenti;
  • operai agricoli a tempo indeterminato che vengono assunti o licenziati nel corso dell’anno civile, dando luogo, così, a eventuali periodi di mancata occupazione al di fuori del contratto di lavoro;
  • piccoli coloni;
  • compartecipanti familiari;
  • piccoli coltivatori diretti che integrano fino a 51 le giornate d’iscrizione negli elenchi nominativi mediante versamenti volontari.

Assegno di ricollocazione

L’Agenzia nazionale delle politiche attive del lavoro spiega che, lassegno di ricollocazione spetta ai disoccupati percettori della Nuova prestazione di Assicurazione Sociale per l’Impiego (NASpl) regolamentata dall’articolo 23 del Decreto Legislativo 14 settembre 2015 n. 150.

L’assegno di ricollocazione è uno aiuto riconosciuto come sostegno al reddito, ma anche come mezzo idoneo al ricollocamento nel mondo lavorativo.

Viene riconosciuto un importo da utilizzare presso centri per l’impiego o enti accreditati ai servizi per il lavoro, finalizzato al reinserimento lavorativo. Dunque, l’Ente che riceve l’assegno, se riesce a ricollocare il lavoratore avrà un importo corrispondente alla tipologia di contratto. Ad esempio, se il lavoratore viene ricollocato con contratto a tempo indeterminato, l’Ente riceve un assegno dell’importo tra 1.000 a 5.000 euro.