Tragedia Cantalupo, dopo i fatti avvenuti ad Alessandria, il sindaco della città Giorgio Abonante si è schierato contro le dichiarazioni del Ministro dei Trasporti, Matteo Salvini: “Siamo sconcertati dalle dichiarazioni del Ministro Matteo Salvini che dimostra di non avere la minima sensibilità per il momento che stanno vivendo le famiglie, e le amiche e gli amici dei giovani deceduti nel tragico incidente di sabato notte, le cui dinamiche sono ancora da chiarire, e di quelle dei ragazzi le cui vite sono ancora in pericolo. Questo lutto ha colpito tutta la nostra comunità e sappiamo bene che tutti coloro che appartengono ad Alessandria, nessuno escluso, siano profondamente addolorati dalla tragicità degli eventi. È il momento del dolore e della speranza per le vite ancora in pericolo. È il caso che ogni altra considerazione e azione amministrativa sia rimandata, ognuno per la propria parte, ad un altro momento, quando avremo recuperato almeno in parte, e per quanto possibile, la nostra serenità e in accordo con le Istituzioni e le autorità competenti. Da Sindaco della città pretendiamo un minimo di garbo, di silenzio e di rispetto. Sono certo che le troveremo da parte di tutte e tutti.” 

Tragedia Cantalupo, il sindaco di Alessandria Abonante ha risposto duramente a Salvini

Durante il tardo pomeriggio di oggi, Matteo Salvini aveva lanciato un affondo riguardo l’incidente di Alessandria: “Se guidi drogato o ubriaco e provochi morti e feriti, la sospensione di un anno o due non basta. “Se ci si mette consapevolmente alla guida drogato, ubriaco, provocando incidenti con morti e feriti, la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente. Ci sono diverse associazioni che riuniscono le vittime dei pirati della strada che chiedono la revoca vita. Le parole sono state dette alla presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale. Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti ha dichiarato di voler convocare un tavolo sul codice della strada prima della fine dell’anno, aggiungendo che è necessario “intervenire sulle sanzioni non tanto economiche e penali, ma sulle sanzioni in termini temporali”.

Salvini aveva inoltre sottolineato: “Ritengo che nei casi più gravi di infrazioni stradali la revoca a vita della possibilità di guidare possa e debba essere considerata“, osservando che chi guida “ubriaco marcio o drogato è un potenziale assassino. È giusto sanzionare gli automobilisti irresponsabili, e le cronache di questo fine settimana lo dimostrano. È chiaro che non sali in auto in sette. Su questo puoi fare tutta l’educazione stradale che vuoi, puoi mettere la prevenzione che vuoi, mi sembra oggettivo“. Tuttavia, dai riscontri è risultato che le vittime dello schianto di Alessandria viaggiavano a bordo di una Peugeot 807 sette posti.

La proposta di Matteo Salvini dopo quanto accaduto a Cantalupo

Matteo Salvini vorrebbe convocare un tavolo per aggiornare un codice della strada ormai obsoleto: Oltre al Codice degli appalti, ci stiamo dedicando anche a un altro codice: abbiamo un Codice della strada di 30 anni fa con alcuni aggiornamenti. Vorrei convocare un tavolo già prima della fine anno, la prossima settimana. Se riusciremo già la settimana prossima a fare un tavolo di aggiornamento e di ammodernamento per mettere in sicurezza le strade italiane, penso che faremo una cosa buona. È un dovere aggiornare questo Codice della strada che abbiamo da 30 anni”.

Nel corso della presentazione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale, il Viceministro delle Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami ha annunciato: “Potremo introdurre un incremento di sanzioni in base al reddito. Nell’ambito della revisione del codice la strada che Salvini ha annunciato svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata“.