SCIROPPO PER LA TOSSE – L’EMA, Agenzia Europea per i medicinali ha lanciato l’allarme per gli sciroppi per la tosse contenenti il principio attivo folcodina. C’è massima allerta per le soluzioni che siamo soliti utilizzare per tosse, raffreddore o influenza se contengono il preparato descritto sopra.
Dopo aver svolto una revisione scientifica sui medicinali a base di questa sostanza, l’Agenzia Europea del Farmaco EMA ha vietato l’uso in caso di trattamento della tosse secca in adulti e bambini. Il comitato di valutazione dei rischi per la farmacovigilanza (PRAC) ha fatto presente che alcune persone potrebbero avere una reazione allergica dopo averli assunti. Per questo motivo, il loro utilizzo è stato revocato nell’Unione europea.
Sciroppo per la tosse rischio anafilassi. L’EMA lo ritira dal mercato e lancia un avvertimento
La folcodina, insieme ad altri principi attivi, viene usata anche per il trattamento dei sintomi di raffreddore e influenza nello sciroppo per la tosse. Oggi più che mai, questa notizia interessa tutta l’Italia, vista l’alta circolazione di Influenza e Covid, a ridosso delle feste di Natale. L’influenza stagionale sembra arrivata in anticipo rispetto agli scorsi anni: ha già colpito 2,5 milioni di italiani e il picco è atteso tra dicembre e gennaio. Negli scorsi anni si era invece registrato nei mesi tra gennaio e febbraio. Il direttore generale della Prevenzione sanitaria stesso il Ministero della Salute, Giovanni Rezza, aveva affermato qualche giorno fa ai microfoni di Radio anch’io: “I casi ci sono e stanno aumentando abbastanza rapidamente. Quest’anno abbiamo avuto una situazione precoce del virus ma era logico che fosse così perché non ha circolato per due anni“.
I dati recenti hanno dimostrato come il suo uso nei 12 mesi precedenti l’anestesia generale con agenti bloccanti neuromuscolari (NMBA) possa essere un fattore di rischio per lo sviluppo di una reazione anafilattica, ovvero una reazione allergica improvvisa grazie e potenzialmente dannosa per la vita. Secondo quanto spiegato dall’EMA, finora non è stato possibile ricorrere a misure valide per ridurre al minimo il rischio di gravi reazioni allergiche e nemmeno l’individuazione di una categoria di pazienti per i quali i benefici della folcodina superino i suoi rischi. Tutti i medicinali contenenti tale materia sono stati ritirati dal commercio dell’UE e dunque non sono più disponibili né su prescrizione, né come farmaci da banco.
Cos’è la folcocina e perché fa male
La folcodina è un farmaco oppioide in uso fin dagli anni cinquanta come sedativo e per la risoluzione della tosse secca. Agisce direttamente sul cervello, per far sì che si riducano i segnali nervosi che i muscoli coinvolti nella tosse inviano a questo organo. È presentata ai pazienti sotto forma di sciroppi, soluzioni orali o capsule e come farmaci generici con i nomi di Dimetane, Biocalyptol e Broncalene. La sua commercializzazione è approvata in diversi Paesi, quali Belgio, Croazia, Francia, Irlanda, Lituania, Lussemburgo e Slovenia. In Italia non sono autorizzati medicinali a base di folcodina. Gli Operatori Sanitari, operanti nei Paesi in cui si vendono ancora questi farmaci, sono stati invitati a prendere in considerazione delle alternative terapeutiche appropriate. L’attenzione è rivolta soprattutto ai pazienti che devono sottoporsi ad anestesia generale con NMBA. Questi ultimi devono verificare, prima di fare l’intervento, che non abbiano fatto uso di medicinali contenenti folcodina negli ultimi 12 mesi. Qualora fossero stati assunti, i pazienti sono sollecitati a interrompere immediatamente l’assunzione di questo tipo di farmaci. Il consiglio dell’AIFA è inoltre, quello di parlare con il medico o il farmacista dell’assunzione, per ricevere nuove indicazioni su trattamenti diversi. L’Agenzia Italiana del Farmaco ha pubblicato sul proprio sito, un allegato con il documento originale in formato Pdf riguardo cosa non fare quando si hanno sintomi influenzali. Via quindi, gli sciroppi contenenti folcodina dal mercato europeo.