Angelo Badalamenti Twin Peaks morto lo storico compositore vincitore del Grammy e dell’ Emmy per la serie tv. Il collaboratore di David Lynch per tanti capolavori della storia del cinema si è spento nella sua casa del North Jersey all’età di 85 anni. Ha esordito nel mondo del cinema con le colonne sonore per Gordon’s War del 1973 e Law And Disorder del 1974, ma la sua grande svolta arrivò quando compose la colonna sonora e supervisionò quella del film Velluto Blu di David Lynch del 1986 per il quale scrisse anche la canzone per Isabella Rossellini. Angelo Badalamenti lascia sua moglie, Lonny, un’artista che ha sposato nel 1968, e sua figlia, Danielle.
Angelo Badalamenti Twin Peaks morto, l’annuncio della famiglia
L’annuncio della morte del leggendario compositore è arrivato dal museo del cinema di New York e da una nota della famiglia diffusa in rete: “Il mio prozio Angelo Badalamenti ha attraversato la barriera raggiungendo una nuova esistenza”, si legge in una dichiarazione del nipote “Tra i suoi lavori Velluto Blu, Twin Peaks, Cabin Fever, Nightmare On Elm Street 3 e una tanti altri, oltre alle sue collaborazioni con David Bowie, Michael Jackson, Paul McCartney, Nina Simone, Julee Cruise, Isabella Rosselini, Dolores O’Riordan, Anthrax, Dokken, Eli Roth e soprattutto David Lynch. Per me è sempre stato l’uomo più interessante del mondo”
I premi e la collaborazione con David Lynch
Una carriera ricca di successi artistici per Angelo Badalamenti, ma anche di premi: per il suo lavoro in Twin Peaks ha vinto il Grammy Awards e l’Emmy, mentre ha ricevuto per quanto riguarda il cinema le nomination ai Golden Globes per Una Storia Vera e per il cult Mulholland Drive. Nel 2017 era tornato a lavorare con David Lynch nella terza stagione che ha segnato il ritorno dello storico show. La sua colonna sonora include nuove canzoni, oltre alla musica della colonna sonora originale della serie. Quest’anno nel mese di giugno se ne è andata anche Julee Cruise, che aveva cantato proprio la sigla di Twin Peaks.
Twin Peaks il tema di Laura Palmer
“Laura Palmer’s Theme” è nato nel 1989 davanti ad una tastiera Fender Rhodes, con David Lynch seduto accanto ad Angelo Badalamenti con quest’ultimo che provava a mettere in musica le immagini raccontate dal regista. Il racconto era quello di un paesaggio oscuro, pieno di alberi, illuminato dalla luna, all’interno del quale si trovava Laura Palmer, alla quale stava per succedere qualcosa di terribile. Una delle sequenze musicali più iconiche della storia di cinema e televisione, in cui ad ogni passaggio delle indagini sul brutale omicidio le atmosfere cambiano impercettibilmente trascinando lo spettatore. Impossibile scindere Twin Peaks dalla sua musica. Nel video a seguire Angelo Badalamenti racconta proprio la genesi del suo brano più iconico.
Canzoni immortali
Prima di iniziare la sua carriera di compositore, Angelo Badalamenti era un insegnante di musica nelle scuole medie di Brooklyn. Lavorava con editore musicale dove scriveva e arrangiava musica per una grande varietà di artisti. Ha collaborato con il paroliere John Clifford scrivendo le canzoni “Hold No Grudge” e “He Ain’t Comin’ Home No More”, che alla fine ha venduto a Nina Simone, e anche la canzone “Another Spring”.
Olimpiadi e il videogioco per Atari
Angelo Badalamenti è stato un compositore davvero eclettico, tanto da aver composto il tema di apertura delle Olimpiadi estive del 1992 a Barcellona, in Spagna. Nel corso della sua carriera ha toccato anche i videogiochi realizzando per Atari le musiche di Fahrenheit.
Origini italiane, oltre 100 film in carriera
Nato a New York il 22 marzo 1937 da una famiglia di origine siciliana con il padre originario di Cinisi, Angelo Badalamenti si avvicina al mondo della musica già in tenera età, frequentando prima la Eastman School of Music dell’università di Rochester, poi la Manhattan School of Music. Con oltre 100 titoli al suo attivo, il compositore statunitense ha collaborato a film del calibro di “A Nightmare on Elm Street 3: Dream Warriors”, “National Lampoon’s Christmas Vacation”, “Wild at Heart” e “The City of Lost Children”.