Un tragico incidente quello avvenuto ad Alessandria nella notte lungo la strada provinciale 244: tre persone hanno perso la vita e quattro sono rimaste ferite. In commento all’accaduto è intervenuto anche Matteo Salvini in occasione del rapporto Dekra sulla sicurezza stradale che si è tenuto oggi. Il Ministro delle Infrastrutture ha mostrato pugno duro contro i trasgressori delle norme stradali promettendo, tra le altre cose, di convocare un tavolo sul codice della strada prima della fine dell’anno. Questo il commento del Vicepremier:
Se ci si mette consapevolmente alla guida drogato, ubriaco, provocando incidenti con morti e feriti, la sospensione della patente per uno o due anni non è sufficiente. Ci sono diverse associazioni che riuniscono le vittime dei pirati della strada che chiedono la revoca vita. È necessario intervenire sulle sanzioni non tanto economiche e penali ma sulle sanzioni in termini temporali.
Incidente Alessandria, Salvini: “Cambiare codice stradale obsoleto”
Stretta sui pirati stradali: è questa la promessa di Matteo Salvini. Il quale ritiene che debba essere presa in considerazione, nei casi più gravi di infrazioni stradali, la revoca a vita della possibilità di guidare. Poi, sul caso specifico dell’incidente di Alessandria, aggiunge l’aggravante relativa al fatto che in auto ci fossero sette persone. Anche se quello che risulta è che la Peugeot 807 su cui viaggiavano le vittime, fosse omologata per sette persone. In ogni caso secondo il Vicepremier non ci sono dubbi: è necessario aggiornare un codice stradale ormai obsoleto. Le sue parole:
Oltre al Codice degli appalti, ci stiamo dedicando anche a un altro codice: abbiamo un Codice della strada di 30 anni fa con alcuni aggiornamenti. Se riusciremo già la settimana prossima a fare un tavolo di aggiornamento e di ammodernamento per mettere in sicurezza le strade italiane, penso che faremo una cosa buona. È un dovere aggiornare questo Codice della strada che abbiano da 30 anni.
Una proposta emersa durante l’illustrazione del rapporto Dreka è quella di livellare le sanzioni pecuniarie in proporzione al reddito del trasgressore. A spiegarla è stato il Viceministro di Infrastrutture e Trasporti Galeazzo Bignami:
Nell’ambito della revisione del codice la strada che Salvini ha annunciato svolgeremo un approfondimento specifico anche sulla possibilità di realizzare una proporzionalità tra il reddito e le sanzioni, perché se la sanzione ha evidentemente una natura anche afflittiva, una persona che ha un reddito più elevato può evidentemente essere afflitta da un punto di vista di contrasto ai fenomeni di sicurezza stradale con una sanzione più elevata.