J.K. Rowling passa all’attacco e si difende dalle accuse di transfobia che l’hanno colpita negli ultimi anni.

J.K. Rowling, la scrittrice della saga di Harry Potter si scaglia contro le accuse di transfobia che ha ricevuto negli anni

J.K. Rowling ha deciso di passare all’attacco. L’autrice della saga letteraria di Harry Potter che, negli ultimi anni, ha subito una serie di accuse che ne denunciavano la presunta transfobia, ha spiegato le sue posizioni e si è scagliata su chi l’ha attaccata in questo periodo.
Lo ha fatto in una lunga intervista nella quale ha approfondito le sue idee sulla situazione delle donne nella società attuale e sull’attivismo femminista, sottolineando anche il ruolo che le donne di potere come lei dovrebbero assumere in un periodo così delicato.

J.K. Rowling le accuse di transfobia e l’impossibilità del dialogo: “Se la mia opinione è vista come odio, allora non c’è discussione”

A proposito delle tanto discusse accuse che le sono state rivolte negli anni, la Rowling ha ribadito che si tratta di falsità e che il problema risiede nell’incapacità di confrontarsi di chi l’ha accusata.

“Non ho nessuna paura irrazionale né provo alcun odio nei confronti delle persone trans, nella maniera più assoluta, e Dio solo sa quante volte ho già detto questo in passato. Ma se il mio non credere che l’anima abbia un genere viene etichettato come ‘odio’, allora non c’è spazio per una discussione. Non è possibile, non si va da nessuna parte. La tattica è sempre stata questa, di evitare il confronto. Ma le cose stanno cambiando”.

Sul rischio della cancel culture, la Rowling è ironica: “Le vendite dei miei libri sono aumentate”

Secondo la scrittrice, la situazione sta cambiando proprio grazie alle donne che, godendo di una particolare posizione di privilegio, stanno sempre più di frequente prendendo la parola per esprimere le loro opinioni, senza temere i rischi della cancel culture.

Dovevo essere io a parlare, perché sarò sempre in grado di dar da mangiare ai miei figli, anche se dovessero boicottare i miei libri per il resto della mia vita. È una posizione incredibilmente privilegiata ed è per questo che è così importante che siano donne di questo tipo a prendere la parola, donne che possono incassare il colpo. Tutto questo, ovviamente, ha un costo e il rischio di venire ‘cancellate’. Ma l’unica volta che ho fatto riferimento alla possibilità di esser cancellata, le vendite dei miei libri sono aumentate! Non riesco a credere di averlo detto, ma bisogna anche prenderli in giro. Non mi considero cancellata”.

Le polemiche e le accuse che hanno colpito la Rowling

Le polemiche che hanno riguardato la Rowling sono iniziate durante la pandemia, con alcuni tweet nei quali riconosceva come appartenenti al genere femminile soltanto coloro che hanno le mestruazioni, escludendo, di conseguenza, le persone transgender. Nel 2020, la scrittrice aveva poi pubblicato un lungo comunicato nel quale si era detta “preoccupata dal nuovo attivismo transgender”. Infine, ha fatto discutere anche un personaggio contenuto nel suo romanzo, The Ink Black Heart, scritto con lo pseudonimo di Robert Galbraith. Edie Ledwell, questo il nome del personaggio, creatrice di un popolare cartone animato su YouTube, vede i propri fan rivoltarsi contro di lei dopo che il cartoon viene accusato di contenuti razzistidiscriminazione nei confronti delle persone con disabilità e transfobia. C’è chi ha visto, da parte della scrittrice, dei riferimenti non troppo velati alla sua vicenda personale, che l’ha vista inimicarsi anche gran parte del cast della serie di Harry Potter.

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