Lo aveva annunciato, domenica scorsa al Monk di Roma, in seno ad un discorso accorato e ricco di pathos. Elly Schlein, quest’oggi, ha preso la tessera del Pd. L’ha rispolverata dai cassetti della memoria, potremmo dire, visto che ha già fatto parte del partito di via Nazzareno. Sotto il loro simbolo è stata eletta eurodeputata e sempre con loro, seppur da indipendente, è stata eletta deputata alle ultime elezioni politiche. Ora che anche gli aspetti formali sono stati eseguiti, Elly Schlein è ufficialmente scesa in campo per ottenere la guida della segreteria del Pd. La tessera è stata presa al circolo della Bolognina, a Bologna, in Piazza dell’Unità. Un circolo a lei molto caro perché lì, quasi dieci anni fa, ha partecipato alla mia prima assemblea del Partito. Questo il suo commento dopo aver preso la tessera del Pd:

Per me è una grande emozione rientrarci, in un circolo a cui sono legatissima perché è il primo dove ho partecipato a un’assemblea del partito quasi dieci anni fa. Non c’è soluzione di continuità, il senso dell’impegno è lo stesso di allora cioè l’idea di provare a cambiare cioè non il potere per il potere ma il potere per cambiare in meglio le vite delle persone, delle comunità e anche del pianeta. Quella del Pd è comunità molto viva, vivace, nonostante veniamo da una dura sconfitta elettorale. l’unico partito che dopo la sconfitta ha deciso di rimettersi in discussione. Credosia un bel gesto di generosità e umiltà di questa comunità democratica.

Schlein, tessera del Pd presa: “Ora ricostruire la sinistra”

Un gesto di partecipazione. Una parola, dice Schlein, dalla quale è necessario ripartire:

C’è ancora oggi bisogno, più di ieri di partecipare, di iscriversi, in questo caso a un partito, perché senza un contributo largo e plurale si fa fatica a ricostruire la sinistra che vogliamo.

Ripartire per dove? Quella di Elly Schlein è una sfida di quelle importanti: non solo ricostruire un partito demoralizzato dallo scossone post elezioni, ma anche rimettere insieme i cocci di una sinistra sempre più frammentata e dispersa in gruppi e sigle. Da questo punto di vista dice che bisogna lavorare per:

Una sinistra attenta ai bisogni dei più fragili, attenta alle ragioni di un’emergenza climatica che necessita di una risposta urgente e che deve costruire l’alternativa per il paese in un momento in cui al governo ci sono le destre nazionaliste identitarie che già dimostrano di non avere risposte rispetto alle difficoltà che tante e tanti cittadini stanno vivendo. Non solo loro, ma anche imprese medie e piccole a fronte del caro energia, del rischio che si blocchino i cantieri, del rischio dei piccoli comuni che da soli non riusciranno ad attuare il Pnrr se non hanno abbastanza risorse umane. Rispetto a tutto questo il governo non sta dando risposte.

Elly Schlein candidata primarie PD programma

“Facciamolo insieme”

Ai timori di chi vede in Elly Schlein una sorta di pomo della discordia per la tenuta del partito, la diretta interessata risponde con parole che fanno appelli all’unità e alla salvaguardia della pluralità di idee. Le sue parole:

Non siamo qui per sostituirci, siamo qui per entrare in punta di piedi e ricostruire, rinnovare, cambiare, insieme alla comunità democratica, alle migliori energie che dentro al Partito Democratico ci sono già. È chiaro he noi dovremo costruire pazientemente un’alternativa. Il messaggio di oggi è questo: ‘facciamolo insieme’. Io vengo con umiltà e in punta di piedi a provare a portare un contributo perché in questi anni di lavoro parallelo e comune con tante e tanti compagni, dentro e fuori il Pd, è emersa una necessità condivisa di ricostruire la sinistra attorno a una visione nuova, che parli un linguaggio e abbia un metodo nuovo.

Sui valori da cui ripartire, Schlein non ha nessun dubbio:

Questione sociale, quella del lavoro e quella climatica.