In merito alla corruzione in Qatar, che hanno portato al sequestro di 750 mila euro alla vicepresidente dell’Europarlamento Eva Kaili, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha commentato dicendo che lo stesso Parlamento collabora con le autorità per smantellare la rete criminale. Inoltre non c’è nessuna intenzione di fermare le indagini, ma anzi di aiutare gli inquirenti a fare luce sulle intenzioni delle persone coinvolte. Queste, infatti, avrebbero utilizzato ong, sindacati, assistenti e altri membri come “armi” per sottomettersi dai loro processi.
Le parole di Roberta Metsola nell’ambito della corruzione Qatar
“I nostri servizi, di cui sono incredibilmente orgogliosa, collaborano da tempo con le forze dell’ordine e le autorità giudiziarie nazionali competenti per smantellare questa presunta rete criminale. Abbiamo agito in sintonia con le autorità per garantire che tutti i passaggi legali siano rispettati, che tutte le informazioni siano conservate e che, ove necessario, le apparecchiature informatiche siano messe in sicurezza, gli uffici siano sigillati e le perquisizioni domiciliari possano essere effettuate. Lo scorso fine settimana ho accompagnato un giudice e una polizia belga, come richiesto dalla costituzione belga, a una perquisizione domiciliare”. Parole che fanno ben intendere quali siano le intenzioni della presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, che ha parlato così in plenaria sulla presunta corruzione dal Qatar.
La presidente ha poi proseguito definendo gli accusati come nemici della democrazia, che non si sarebbero fermati davanti a nulla, ma che anzi avrebbero utilizzato i mezzi a loro disposizione per evitare di incombere in un processo. Piani che, però, sono fortunatamente falliti, portando a galla quanto successo. “I nemici della democrazia, per i quali l’esistenza stessa di questo Parlamento rappresenta una minaccia, non si fermeranno davanti a nulla. Questi attori malvagi, legati a paesi terzi autocratici, avrebbero utilizzato come armi Ong, sindacati, individui, assistenti e membri del Parlamento europeo nel tentativo di sottomettere i nostri processi. I loro piani malvagi sono falliti.”