Pagamento pensioni gennaio 2023. La pensione nel mese di gennaio 2023 sarà accreditata a partire dal 2 gennaio, primo giorno bancabile, considerando che l’1 è un festivo.
Pagamento pensioni gennaio 2023
Il 2 gennaio è, quindi, la data per il pagamento della pensione indicata per chi riceve l’accredito sul conto corrente in banca e per i titolari di un Libretto di Risparmio, di un Conto BancoPosta o di una Postepay Evolution.
Calendario Poste
Se si è soliti ritirare la pensione in contanti presso lo sportello postale più vicino, risulterà necessario seguire l’ordine stabilito dall’elenco affisso all’esterno dell’ufficio postale:
- dalla A alla B: 3 gennaio 2023;
- dalla C alla D: 4 gennaio 2023;
- dalla E alla K: 5 gennaio 2023;
- dalla L alla O: 7 gennaio 2023 (solo la mattina);
- dalla P alla R: 9 gennaio 2023;
- dalla S alla Z: 10 gennaio 2023.
Rivalutazione pensioni
Il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti ha firmato il decreto che dispone a partire dal 1 gennaio 2023 un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni dei cittadini.
L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, è stato calcolato sulla base della variazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat il 3 novembre 2022.
Il disegno di legge di bilancio 2023, approvato in Consiglio dei ministri lunedì 21 novembre, ritocca il meccanismo di rivalutazione, passando a sei scaglioni: 100, 80, 55, 50, 40 e 35%.
L’adeguamento sarà dell’80% per gli assegni pari o inferiori a cinque volte il minimo, del 55% per quelli tra cinque e sei volte il minimo, del 50% tra sei e otto volte il minimo, del 40% tra otto e dieci volte il minimo e del 35% per le pensioni superiori a 10 volte il minimo (circa 5.250 euro).
Il trattamento minimo 2023 salirà a circa 570 euro [524,34 euro al mese x (7,3% + 1,5%)]. Per le pensioni di importo superiore, la rivalutazione è invece riconosciuta nella misura del:
- 100% dell’inflazione per le pensioni di importo fino a 4 volte il TM;
- 80% dell’inflazione per le pensioni di importo compreso tra 4 e 5 volte il TM;
- 55% dell’inflazione per le pensioni di importo compreso tra 5 e 6 volte il TM;
- 50% dell’inflazione per le pensioni di importo compreso tra 6 e 8 volte il TM;
- 40% dell’inflazione per le pensioni di importo compreso tra 8 e 9 volte il TM;
- 35% dell’inflazione per i trattamenti pensionistici oltre 9 volte il TM.