Carlo Calenda in Ucraina, il segretario di Azione ha iniziato ieri il suo viaggio nel Paese colpito dalla guerra, dove resterà fino a venerdì.
Dopo essere stato nella sede del comune di Leopoli (Lviv) ospite del sindaco, Andriy Sadovyi, Calenda ha visitato un centro medico per la cura per l’applicazione delle protesi. Domani il senatore romano si recherà domani a Kiev.
Calenda in Ucraina, le sue prime impressioni sulla guerra
Carlo Calenda ha raccontato le sue prime dodici ore in Ucraina in un videocollegamento con La7 e Myrta Merlino al programma “L’Aria che Tira”.
Documentato su Twitter, il primo post in ordine cronologico mostra il leader del Terzo Polo attraversare il confine con tra Polonia e Ucraina in mezzo a strati di neve. Il primo contatto invece con la realtà della guerra lascia a Calenda la sensazione che “gli ucraini non lasceranno nessun territorio alla Russia in sede di negoziati, chi è convinto di ciò si sbaglia di grosso“.
Proprio in vista dell’appuntamento di domani nella capitale, il leader di Azione parla delle difficoltà legate alla carenza di elettricità: in breve, “l’Ucraina sta cercando di conservare una parvenza di normalità sin da quando la guerra è iniziata, anche sopportando qualche blackout“. Poi ha confermato lo spirito d’acciaio della popolazione, “che è consapevole di poter liberare il Paese dalla presenza nemica ed è super determinata a farlo. Non c’è alcuna possibilità che Kiev si arrenda“.
Interpellato su una possibile previsione circa l’andamento del conflitto, Calenda si dice fiducioso che “la situazione si stabilizzerà, anche se è presto per assistere a una tregua“. Al contrario, superato il rigido inverno “si attende un mese di attacchi sempre più intensificati“. La chiosa conclusiva sembra un attacco velato a Giuseppe Conte: “Chi dice che gli ucraini dovrebbero arrendersi per avere la pace visiti il Paese per rendersi conto della situazione“.