Mario Pasalic, centrocampista ex Milan ed attualmente un fiore all’occhiello dell’Atalanta ha parlato alla vigila della semifinale mondiale di Qatar 2022 tra Croazia e Argentina.
Croazia-Argentina, Pasalic :”Il nostro segreto? La forza mentale”
Mario Pasalic ha fatto il punto sul mondiale della sua Croazia al quotidiano sportivo croato Sportske Novosti: “La sensazione è fenomenale. Dopo quanto era accaduto in Russia quattro anni e mezzo fa, in pochi si sarebbero aspettati che, gia’ ai Mondiali successivi, si sarebbe ripetuta una cosa del genere. E’ fantastico! Siamo tra i quattro finalisti, che di per sè è un successo irreale, ma non vogliamo fermarci qui. Ora il focus è sull’Argentina, sarà un’altra partita storica. Siamo pronti per una nuova battaglia. Non so se gli argentini sono piu’ forti (riferendosi al Brasile ndr), e’ una squadra aggressiva e combattiva, Messi e’ ancora il leader ed e’ sempre il miglior giocatore del mondo, dovremo difendere bene. Non dobbiamo pensare troppo a loro e dobbiamo scendere in campo con coraggio, da uomini. Puntando sulla nostra straordinaria forza mentale, il nostro carattere, lo spirito di squadra: il fatto stesso che passiamo i rigori così agevolmente parla da sè. Non direi che e’ solo fortuna, anche i giocatori che non hanno molta esperienza hanno tirato senza fare errori. Abbiamo eliminato il Brasile, la prima favorita, e ora siamo pronti ad accogliere l’Argentina. Abbiamo dimostrato di saper gestire le partite con le piu’ grandi. Sapevo che avevamo quella forza e che guidati da Luka Modric avremmo potuto fare grandi cose ai Mondiali. Il nostro segreto? La forza mentale”.
Pasalic: “Non vogliamo fermarci qui”
Il centrocampista atalantino alla viglia della sfida contro l’Argentina di Leo Messi suona la carica croata: “Siamo tra le prime quattro, di per sé è una cosa irreale, ma non vogliamo fermarci qui. Il focus è sull’Argentina, un’altra partita fondamentale e storica. Siamo pronti per una nuova battaglia. Sappiamo quanto siamo forti. E’ fantastico. Cosa ho pensato al momento di battere il rigore con il Giappone? Ho deciso in anticipo dovrei tirato ed ero fiducioso, quando ho segnato ero felicissimo, sapevamo che stavamo facendo ancora una volta qualcosa di storico”.