Tassi sui nuovi mutui, dati di ottobre secondo Bankitalia: 3,23%.
Non c’erano grandi aspettative e in effetti il valore registrato è particolarmente influenzato dalla decisione assunta ormai quasi due mesi fa dalla Banca Centrale Europea. Nel dettaglio, il Taeg (Tasso Annuale Effettivo Globale, comprende le spese accessorie) cresce dello 0,58% rispetto a settembre. Più contenuto il rialzo delle nuove erogazioni di credito al consumo: 8,94% (+0,11% su base mensile).
L’associazione dei consumatori Codacons ha definito il quadro un “allarme confermato”.
Tassi mutui ottobre, aumentano i prestiti a privati e famiglie
Il rialzo dei tassi sui nuovi mutui registrato a ottobre è l’ennesima stangata per le famiglie italiane in periodo di sostanziali aumenti dei costi fissi. Le ricadute sul un mutuo a tasso variabile di importo medio vengono stimate in circa 1.500 euro in più all’anno.
Scorrendo rapidamente la tabella con i dati completi forniti da Bankitalia, si legge che i tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,37% (0,34 nel mese precedente). I tassi di interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie sono stati pari al 2,54% (1,99% nel mese precedente), quelli per importi fino a 1 milione di euro sono stati pari al 3,14%, mentre i tassi sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia si sono collocati al 2,19%. Spostandoci su un altro dato che fotografa il termometro del benessere economico, cala l’intenzione al deposito: un misero 0,1% (2.026 miliardi di euro complessivi). Aumentano invece i prestiti sia a privati (+3,4% su base annuale), che alle famiglie (+4% su base annuale).
Tuttavia, ciò che più deve preoccupare riguarda il fatto che queste cifre si riferiscono al primo dei due aumenti decisi dalla Bce (l’altro a metà novembre circa). Non solo, perché Strasburgo si pronuncerà nuovamente il prossimo giovedì (e si attendono aumenti pari allo 0,5%).