Bonus lavoratori fragili quando arriva: andiamo a vedere insieme quando sarà effettuato il pagamento dell’indennità una tantum di importo pari a 1.000 euro.

Bonus lavoratori fragili quando arriva

Quando arriva il bonus lavoratori fragili? In particolare, stiamo parlando dell’indennità una tantum di 1.000 euro, che viene riconosciuta ai lavoratori dipendenti del settore privato che si trovano in determinate condizioni e che hanno determinati requisiti.

Questo sussidio dovrebbe essere erogato nel mese in corso, all’interno della busta paga relativa al mese di dicembre 2022, previa presentazione della domanda all’INPS nei termini e nelle modalità che andremo ad elencare in questo breve articolo.

Bonus lavoratori fragili: che cos’è e come funziona

Il bonus lavoratori fragili è un’indennità una tantum di 1.000 euro che viene riconosciuta in favore dei soggetti che nel corso del 2021 sono stati destinatari della tutela prevista dall’art. 26, comma 2, del decreto legge n. 18 del 17 marzo 2020, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 27 del 24 aprile 2020.

Il sussidio è di importo pari a 1.000 euro, può essere corrisposto una sola volta a ciascun soggetto che ne ha diritto, anche nell’ipotesi in cui sussistano i requisiti per differenti categorie di rapporti di lavoro.

Il bonus lavoratori fragili, inoltre, è compatibile con altre indennità o prestazioni di disoccupazione o ad altro titolo che sono state già percepite dal richiedente.

Bonus lavoratori fragili: a chi spetta e requisiti

Il bonus lavoratori fragili viene riconosciuto ai lavoratori dipendenti del settore privato che non fanno parte di una di queste categorie escluse dal beneficio, ovvero:

  • collaboratori familiari (colf e badanti); 
  • gli impiegati dell’industria
  • quadri (industria e artigianato); 
  • dirigenti
  • portieri
  • lavoratori autonomi
  • lavoratori iscritti alla Gestione Separata.

Tutti i soggetti che non abbiano elencato in precedenza avranno il diritto di beneficiare del bonus lavoratori fragili qualora possiedano i seguenti requisiti:

  • siano stati nel 2021 lavoratori dipendenti del settore privato aventi diritto alla tutela previdenziale della malattia a carico dell’INPS;
  • abbiano presentato nel 2021 uno o più certificati di malattia, in quanto lavoratore in possesso del riconoscimento di disabilità con connotazione di gravità (art. 3, comma 3, legge 104/1992) o di certificazione rilasciata dai competenti organi medico legali, attestante una condizione di rischio derivante da immunodepressione o da esiti di patologie oncologiche o dallo svolgimento di relative terapie salvavita;
  • abbiano superato nel 2021 il periodo massimo indennizzabile di malattia disciplinato dalla specifica normativa prevista per il lavoratore che presenta la domanda;
  • non abbiano reso nel 2021 la prestazione lavorativa in modalità agile nei periodi per i quali il richiedente il bonus ha presentato certificati di malattia.

Tutti i suddetti requisiti dovranno essere dichiarati dal richiedente all’interno di un’autocertificazione da allegare alla domanda per ricevere il sussidio.

Quando e come fare domanda

La domanda per ricevere il bonus lavoratori fragili doveva essere presentata entro la scadenza del 30 novembre 2022. Le istanze presentate oltre questo termine, dunque, saranno rigettate dall’INPS.

Per presentare la domanda il richiedente deve utilizzare necessariamente l’apposito servizio online che viene messo a disposizione dall’Istituto di previdenza nazionale.

In particolare, il soggetto che possiede tutti i requisiti che vengono richiesti dalla legge dovrà accedere al servizio presente nella piattaforma, autenticandosi con le proprie credenziali SPID, CIE o CNS all’interno dell’area riservata presente sul sito.

Ecco, invece, quali sono le due modalità alternative alla presentazione della domanda tramite il portale web:

  • il Contact Center integrato, telefonando al numero verde 803 164 da rete fissa (gratuitamente) oppure al numero 06 164164 da rete mobile (a pagamento, in base alla tariffa applicata dai diversi gestori);
  • gli enti di patronato, mediante i servizi telematici offerti dagli stessi.