I prossimi giorni saranno quelli decisivi per comprendre quale futuro ci sarà per la Ferrari, dopo le dimissioni del team principal Mattia Binotto. Al suo posto, secodo tutte le indiscrezioni, dovrebbe arrivare Frederic Vasseur. Nazionalità francese, già team principal di Renault e Alfa Romeo, in passato ha avuto un enorme successo nelle categorie minori, GP2 (oggi F2) su tutte. L’ingegnere di 54 anni e nato a Draveil è molto amico di Charles Leclerc, che con cui ha esordito in F1 nel 2018 con la Sauber.
Secondo molti, l’arrivo di Frederic Vasseur porterebbe ad una nuova visione all’interno del team, con un ruolo più centrale di Charles Leclerc come pilota, che partirebbe leggermente più avanti rispetto a Carlos Sainz, che quest’anno ha terminato il campionato con 62 punti in meno rispetto al monegasco. Non tutti però sono certi di queste supposizioni. A riguardo ha parlato anche l’ex pilota della Ferrari, e oggi noto commentatore televisivo, Ivan Capelli, che a La Gazzetta dello Sport ha proferito dichiarazioni non banali che sicuramente fanno rumore.
Le dichiarazioni di Ivan Capelli
Il rischio esistente, secondo Ivan Capelli, è quello che possa svilupparsi una rivalità poco sana all’interno della Scuderia per il comando del team. Il ragionamento non riguarda i due piloti in senso stretto, poiché questi ultimi hanno sempre mostrato di avere tra loro un ottimo rapporto, ma più che altro i loro entourage e le famose “sfere di influenza”. Ecco le dichiarazioni di Capelli:
La Ferrari aveva dato le chiavi in mano a Schumacher, lui però arrivava da bicampione del mondo e aveva portato persone che conosceva e con le quali aveva vinto. Il problema di Leclerc è che lui potrebbe prendere in mano la squadra, ma non c’è un blocco forte dietro di lui. C’è Vasseur, e il manager Nicolas Todt che, come suo papà Jean, conosce la Ferrari a menadito, ma non altri. Dall’altra parte del box c’è Sainz, che ha una grande intelligenza da pilota e, soprattutto, papà Carlos. Lui non è uno sprovveduto, sa come muoversi. In carriera ha corso per Volkswagen e Audi, conosce tutti i meccanismi e le persone per decidere di andare altrove. Insomma, la gestione dei piloti sarà molto delicata, rischi di avere una squadra spaccata prima di iniziare.