Patty L’Abbate è intervenuta nella trasmissione “50 sfumature di Green” su Cusano Italia Tv parlando dell’inceneritore della Capitale.
Roma è una città particolare, ma in Europa ci sono altre città con le stesse problematiche. Non va bene realizzare un grosso impianto e da quello che so non ci sono fondi e salta perché non vogliono esser destinati a questo progetto nella legge di bilancio, ho visto degli articoli. E allora si devono fare delle scelte alternative. Stiamo parlando di 700 milioni, questi soldi possono esser spalmati dando da lavorare a molte persone nella raccolta differenziata e con piccoli impianti fatti ad hoc per ogni tipologia di materia. Possiamo impiegare 386 cittadini ogni 10mila tonnellate di rifiuti. Visto che ci sono i fondi possiamo porli nel risolvere la situazione come stanno effettuando nelle altre città europee. Ho visto dei piccoli centri storici bellissimi con una raccolta fatta bene.
L’Abbate parla dell’inceneritore e delle soluzioni
Le soluzioni ci sono, possiamo impiegare forza lavoro nell’economia circolare. Se molti ricercatori ci dicono di andare in questa direzione dobbiamo ascoltarli perché ne sanno più di noi, avviciniamoci alla scienza, sentiamo le nostre università che hanno delle soluzioni ecosostenibili e innovative. Gli impianti esistono senza bruciare materia, senza immettere emissioni in atmosfera. Ricordo che siamo andati in infrazione con la comunità europea. Poi questa tecnologia è obsoleta, avrà problemi su un discorso impattante dei fumi, bisogna evitare le concentrazioni degli inquinanti che creano rischi per la salute dei cittadini. Quello che mi preoccupa è il fatto che non si dà importanza alla decarbonizzazione, al cambiamento climatico e abbiamo anche visto il danno che questo ha creato sulla salute dei cittadini italiani. Inoltre preoccupa come non si riesca a capire che tutelare il nostro ambiente, quindi anche le risorse naturali che abbiamo in Italia, significa anche tutelare un modello economico, perché non esiste nessuna possibile trasformazione senza risorse naturali. Sì che l’energia è necessaria, ma mi sarei preoccupata anche della povertà energetica”, ha concluso la Vice Presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati.