Saldo IMU 2022: la scadenza per il versamento della seconda rata è fissata al 16 dicembre e, perciò, resta ancora poco tempo per effettuare il pagamento di quanto dovuto.
Il conguaglio di ciò che è stato versato lo scorso 16 giugno sarà applicato ai contribuenti in misura diversa a seconda del proprio comune di appartenenza.
Andiamo, dunque, a vedere insieme quali sono le novità per quanto riguarda il saldo IMU 2022 e come pagare la seconda rata (scopri qui chi ha diritto all’esenzione dal suo versamento).
Saldo IMU 2022: ecco tutte le novità
Le novità per quanto riguarda il saldo IMU 2022 sono state analizzate dal Centro Studi Enti Locali (Csel), con un dossier realizzato per Adnkronos. Ecco che cosa si prospetta riguardo il pagamento di questo tributo:
“Per la determinazione dell’importo da pagare non ci sono novità sostanziali rispetto all’anno scorso. La norma chiave da prendere a riferimento resta l’art. 1, commi 738 e seguenti, della legge di bilancio 2020. Come evidenziato da Csel, l’unica novità di rilievo, per l’anno in corso, giunge dall’ambito giurisprudenziale, vale a dire dalla sentenza n. 209/2022 della Corte Costituzionale che ha sancito l’illegittimità costituzionale della normativa Imu che prevedeva la facoltà di scelta dell’abitazione principale in caso di nucleo familiare disgiunto.
Il Legislatore ha ormai sgombrato il campo da quasi tutte le esenzioni speciali adottate durante l’emergenza sanitaria per non gravare sugli esercenti, già duramente provati dalle chiusure e restrizioni imposte per il contenimento del virus Covid-19. L’unica disposizione agevolativa emanata in periodo pandemico ancora vigente è quella relativa agli immobili di categoria catastale D/3 utilizzati per spettacoli cinematografici e per teatri e sale per concerti/spettacoli. L’esenzione, introdotta dall’art. 78, comma 3, del ‘decreto agosto 2020’, spetta a condizione che i gestori delle attività ivi esercitate siano i relativi soggetti passivi”.
Come pagare la seconda rata dell’Imposta Municipale Unica
Il pagamento del saldo IMU 2022 deve essere fatto attraverso il modello F24, il quale è diviso in apposite sezioni, ognuna delle quali dispone di specifici campi che i contribuenti dovranno andare a compilare.
In particolare, ecco quali sono le sezioni in cui è diviso il modello F24:
- la sezione Erario, che si utilizza per i versamenti di IRPEF, IRES, IVA, ritenute e tasse erariali;
- la sezione Regione, che si utilizza per le imposte regionali (IRAP e addizionale regionale all’IRPEF);
- la sezione IMU e altri tributi locali, che si utilizza per le imposte comunali.
Per pagare la seconda rata dell’IMU bisognerà andare a compilare nel seguente modo i campi presenti all’interno della sezione IMU e altri tributi locali del modello F24:
- codice ente/codice comune – inserire il codice del proprio comune di appartenenza, tra quelli presenti all’interno dell’apposita Tabella dei Codici Catastali dei Comuni;
- ravv. – barrare la casella in caso di ravvedimento;
- immob. variati – barrare se sono intervenute variazioni per uno o più immobili che richiedono la presentazione della dichiarazione di variazione;
- acc. – barrare la casella se il pagamento si riferisce all’acconto;
- saldo – barrare la casella se il pagamento si riferisce al saldo (se il pagamento è effettuato in un unica soluzione barrare entrambe le caselle);
- numero immobili – indicare il numero degli immobili (massimo 3 cifre);
- codice tributo – indicare 3918;
- rateazione/mese rif – non compilare;
- anno di riferimento – anno d’imposta per cui si effettua il pagamento;
- importi a debito versati – indicare l’importo a debito;
- importi a debito compensati – non compilare;
- TOTALE G – somma degli importi a debito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali;
- TOTALE H – somma degli importi a credito indicati nella sezione IMU e Altri Tributi Locali, non compilare se non sono presenti importi a credito;
- SALDO (G-H) – indicare il saldo (TOTALE G – TOTALE H);
- detrazione – non compilare.
Il versamento dal saldo IMU 2022 tramite modello F24 dovrà essere effettuato presso:
- qualsiasi sportello dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione (tramite carta Pagobancomat, assegno bancario, assegno circolare e/o vaglia cambiari);
- una banca (tramite carta Pagobancomat, assegno bancario e/o assegno circolare);
- un ufficio postale (tramite carta Postamat, assegno postale, bancario, circolare e/o vaglia postali).