Ogni settimana di Formula 1 i commissari della FIA multano con sanzioni le scuderie o i piloti che durante le prove o le gare commettono infrazioni di regolamento più o meno gravi.
Mentre agli appassionati e agli addetti ai lavori ciò che colpisce è la penalità di tipo sportivo (come ad esempio quella di tempo o gli arretramenti alla griglia di partenza) c’è un altro aspetto (meno noto) che però è rilevante per il Circus, ovvero la pena pecuniaria associata ad ogni sanzione che viene pagata dai team o dai piloti, a seconda della tipologia, che va dritta nelle casse della Federazione.

L’opinione comune è che ci sia troppo “interventismo” da parte degli steward, ma a parte questo il sito tedesco Auto Motor und Sport ha fatto i conti in tasca alla FIA, stimando quando la federazione abbia incassato dalle multe dovute alle infrazioni in pista.

Sarebbero 116.800 euro totali, di cui 98.000 pagati dalle scuderie e 18.600 dai piloti stessi. Alcune multe sono ancora in sospeso, come per esempio i 25.000 dati a Vettel per aver lanciato in anticipo un briefing di piloti in Austria.

FIA: in aumento le sanzioni rispetto al 2021

Sarebbero in leggero aumento le sanzioni rispetto allo scorso anno, quando erano state “solo” 113.400 euro. Ma a livello numerico le sanzioni date sono salite di parecchio: da 96 a 140, senza contare i 7 milioni di dollari che la Red Bull dovrà sborsare alla FIA e i 450.000 che dovrà dare l’Aston Martin a seguito della violazione di budget cap.

Durante l’anno Alexander Wurz, presidente della Grand Prix Drivers’ Association, aveva contestato il fatto che tutte le multe andassero a riempire le casse della Federazione, sostenendo che dovrebbero essere invece usate per motivi di beneficienza e solidarietà.