All’età di 96 anni è mancato Aldo Bassetti, imprenditore illuminato, collezionista, appassionato d’arte e design, presidente dell’associazione milanese “Amici di Brera” dal 2007 al 2020. Bassetti era uno degli eredi della omonima storica ditta del tessile lombarda e fratello di Piero, primo presidente della Regione Lombardia.

Chi era

Nato a Crenna di Gallarate (Varese) il 1° novembre 1926, l’imprenditore Aldo Bassetti è stato sposato con Giorgina Venosta, scomparsa il 12 agosto 2021. Laureato in ingegneria civile al Politecnico di Milano, dopo gli inizi nell’impresa di famiglia fondò nel 1952 la Compagnia Padana per Investimenti, società che si prefiggeva di fare “investimenti in iniziative innovative, con un alto profilo industriale, in una prospettiva fortemente imprenditoriale e di lungo termine”. E’ stato, inoltre, presidente di Marconi Industrial Services Spa (azienda metalmeccanica nei settori difesa e materiali compositi), presidente di Marconi Immobiliare e presidente di Gnosis Spa (azienda di biotecnologie).

A partire dal 1955 fu anche tra gli azionisti del settimanale L’Espresso.

James Bradburne e Aldo Bassetti

Aldo Bassetti, imprenditore illuminato

Dal 2007 al 2020 l’imprenditore Aldo Bassetti è stato presidente dell’associazione Amici di Brera, tra le più antiche di Milano, che opera da sempre per la conoscenza, la tutela e la valorizzazione dello storico Palazzo di Brera e dei musei civici milanesi. Dopo aver lasciato carica al gallerista milanese Carlo Orsi è diventato presidente onorario dell’associazione. Appassionato di arte e design, l’imprenditore Aldo Bassetti ha promosso importanti interventi alla Pinacoteca di Brera di Milano, tra i quali l’illuminazione delle Sale Napoleoniche e di quelle della pittura manierista e il restauro del Napoleone in cortile. Inoltre, nel 2018 ha donato al museo 22 opere del pittore Mario Mafai (1902-1965). Si tratta di dipinti di matrice espressionista realizzati tra e il 1939 e il 1944 che raffigurano le violenze perpetrati nei confronti degli ebrei e di tutti coloro che erano ostili al regime fascista: una collezione a cui Bassetti era profondamente legato perché richiamava le esperienze traumatiche da lui vissute in gioventù.Tra il 1964 e il 1966 l’imprenditore è anche stato presidente dell’Adi – Associazione per il disegno industriale, succedendo all’amico Roberto Olivetti.

Le dichiarazioni

Numerosissime le dichiarazioni di stima per l’imprenditore Aldo Bassetti, a partire da quella del direttore della Pinacoteca di Brera, James Bradburne: “Ci sono persone che è importante conoscere perché danno un senso al nostro destino. Aldo Bassetti per la Pinacoteca di Brera è stato una di queste. Conoscerlo, frequentarlo, averlo come amico oltre che come partner culturale e mecenate generoso e appassionato è stato per il museo uno degli incontri fondamentali della sua storia. Lungimirante, colto, generoso, ha contribuito alla valorizzazione del museo promuovendo e finanziando diverse attività”.

“Sin dal primo nostro incontro ha appoggiato la visione di trasformare Brera, ed è stato una fonte costante di consigli e riflessioni importanti – ha aggiunto Bradburne -. Come presidente degli Amici di Brera è stato generoso, volitivo e deciso, uno dei principali artefici dei continui sforzi per far sì che Palazzo Citterio diventasse la principale sede della città per la pittura moderna italiana del XX secolo. Appassionato antifascista, donò a Brera le ‘Fantasie’ di Mafai come lascito a beneficio della collettività per promuovere la conoscenza della storia. Forse l’ultimo di una generazione di imprenditori italiani del dopoguerra, è stato un leone nella difesa dei valori della società civile. La sua scomparsa segna la fine di un’epoca. Mancherà non solo ai suoi amici e alla sua famiglia, ma all’intero Paese e soprattutto all’istituzione a cui ha dedicato parte della sua vita”.