L’ex bonus Renzi sarà erogato dall’Ente nazionale della previdenza sociale tra qualche giorno. Le previsioni confermano il pagamento del trattamento integrativo per alcune famiglie la prossima settimana, unitamente a tanti altri pagamenti, tra cui il pagamento del Reddito di cittadinanza, l’indennità di disoccupazione Naspi o la nuova assicurazione sociale per l’impiego e così via.

La settimana che precede il Natale è particolarmente intesta folta di scadenze. Ricordiamo che nel mese di dicembre l’Ente non dispone solo un pagamento, ma prevede lo smaltimento di un intero pacchetto di prestazioni. L’alienazione dei flussi di pagamento non sempre cade a regola nel giorno prestabilito, ma spesso scala di qualche giorno.

Un motivo in più per capire quando arriva l’ex bonus Renzi e a chi spetta.

Ex bonus Renzi 2022, arriva il pagamento INPS per queste famiglie che lo ricevono per prima

L’ex bonus Renzi sarà erogato dall’INPS entro il 16 dicembre 2022. A volte attendere l’erogazione del pagamento può diventare snervante, specie se è vivo il dubbio che la data dell’accredito dell’ex Bonus Renzi è sbagliata. Dunque, se la data presunta di pagamento indicato per ricevere il beneficio spettante, potrebbe non essere quella giusta per motivi differenti.

L’Ente nazionale di previdenza sociale mette a disposizione dei cittadini l’ingresso della piattaforma online INPS, garantendo un accesso sicuro e nel rispetto della privacy.

Trattamento integrativo perché è importante il fascicolo previdenziale INPS?

Facilità e immediatezza nel completamento delle informazioni necessarie per presentare una domanda e ottenere un beneficio, verificarne da subito lo stato di lavorazione e l’esito della stessa. Eventualmente, presentare reclamo, oltre a poter visionare le continue date di pagamento, che per motivi diversi possono essere soggette a variazioni.

E, ancora, modificare la variazione di condizioni sulle domande che prevedono la conferma dei requisiti, pena decadimento del beneficio con la revoca del contributo e la restituzione delle mensilità o annualità erogate e con l’aggravio degli interessi legali.

Il cittadino prima di tutto, deve munirsi delle credenziali di riconoscimento. Si tratta un passaggio indispensabile per garantire l’identità digitale, utile non solo per INPS, ma anche per diversi servizi della Pubblica Amministrazione.

In questo modo, ottiene una delle seguenti credenziali, come: SPID – Sistema Pubblico d’Identità Digitale, CIE – Carta d’Identità Elettronica e CNS – Carta Nazionale dei Servizi.

Trattamento integrativo INPS: quando arriva e a quanto ammonta la riduzione

La riduzione del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e assimilati è stata comunicata dall’Ente nazionale di previdenza sociale. Il problema del differente importo che interessa i cittadini viene descritto nella circolare n. 67 del 29 maggio 2014, che recita:

“Per la determinazione del credito il decreto legge prevede che lo stesso sia rapportato “al periodo di lavoro nell’anno” (art. 1 comma 2 del decreto legge n. 66/2014) e che le disposizioni si applicano per il solo periodo di imposta 2014 (comma 3). La circolare n.8/E dell’Agenzia delle Entrate precisa che il credito va calcolato “in relazione alla durata, eventualmente inferiore all’anno, del rapporto di lavoro considerando il numero di giorni lavorati nell’anno”.

L’Ente nazionale di previdenza sociale procede all’erogazione del sostegno del reddito tenendo conto sia del rapporto di lavoro in essere che della cessazione, così come precisato nella circolare n. 9/E, che recita:

“Per le indennità erogate dall’Istituto le detrazioni spettano in relazione ai giorni indennizzati, ad esempio, per l’indennità di disoccupazione, con riferimento ai giorni di erogazione della prestazione”. “L’istituto, in qualità di sostituto di imposta, è tenuto a riconoscere in via automatica l’importo sulla base dei redditi percepiti dal lavoratore.”

Alla luce di queste considerazioni, si comprende il motivo per cui alcuni l’ex bonus Renzi non viene erogato del medesimo importo, ma spesso i cittadini ricevono importi e modalità diverse.

Riepilogo delle variazioni dei pagamenti INPS sull’ex Bonuz Renzi

L’ex bonus Renzi più conosciuto come trattamento integrativo è stato oggetto di diversi cambiamenti. Introdotto sulla base di un importo di 80 euro (legge di Stabilità) da corrispondere come indennità di sostegno al reddito. Nel periodo pandemico (2020) il valore del Bonus Renzi è stato innalzato a 100 euro, per poi essere riconfermato nel 2021 (legge di Bilancio), riconosciuto fino a un tetto di 28.000 euro annui.

Ad oggi, l’ex bonus Renzi ha subito ulteriori modifiche, viene riconosciuto come sostegno al reddito, tra 15.000 e 28.000, spettante in busta paga, dall’Ente o distinto per diverse detrazioni previste dal Modello 730 e l’imposta lorda.