Alessandria, incidente mortale nella notte tra il 10 e l’11 dicembre: 3 persone sarebbero morte e 4 rimaste ferite mentre viaggiavano a bordo di un’autovettura finita fuori strada tra la località di Cabanette e il sobborgo alessandrino di Cantalupo. Sempre nella giornata di ieri, un uomo sarebbe invece morto dopo essere stato investito a Tricase, nel Leccese, mentre attraversava la strada: si tratterebbe di un ex medico in pensione, molto noto e stimato dalla comunità cittadina.
Alessandria incidente mortale nella notte: 3 morti e 4 feriti
È di tre morti, di 23, 21 e 15 anni, e quattro feriti, il tragico bilancio dell’incidente verificatosi nella nottata tra il 10 e l’11 dicembre, intorno alle 4, lungo la strada provinciale 244, alle porte di Alessandria. Le cause del sinistro sono ancora in corso di accertamento da parte delle autorità competenti ma, secondo le prime informazioni, l’autovettura a bordo della quale viaggiavano in sette, una Peugeot omologata, sarebbe finita fuori strada, forse a causa della nebbia e dell’asfalto viscido, tra la località di Cabanette e il sobborgo alessandrino di Cantalupo, nella zona di un passaggio a livello, come ha fatto sapere la sala operativa provinciale dei vigili del fuoco – avvertita dai carabinieri e intervenuta sul posto con due squadre, impegnate per oltre tre ore nella zona dell’incidente -.
Nella nota diffusa da Rfi si legge infatti che “sulla linea Alessandria-San Giuseppe di Cairo il traffico è sospeso tra il capoluogo di provincia piemontese e Acqui Terme per il danneggiamento dell’impianto provocato dal veicolo”, mentre è stata “riprogrammata l’offerta ferroviaria e attivato il servizio sostitutivo con bus”. Le tre vittime sarebbero morte sul colpo, mentre i feriti, immediatamente soccorsi, sarebbero stati trasportati in ospedale a Novi ed Alessandria. Non sono note, per il momento, le loro identità, né ulteriori informazioni sulle loro condizioni di salute.
Secondo le ultime notizie, sembra che una gazzella di carabinieri avesse visto l’autovettura procedere a zig zag, intimando al conducente di fermarsi: il giovane al volante avrebbe però deciso di proseguire, accelerando la corsa, prima di perdere il controllo del mezzo e finire contro un gard rail e poi contro il passaggio a livello. Il conducente sarebbe stato arrestato con l’accusa di omicidio stradale aggravato e sarebbero in corso ulteriori accertamenti sulle sue condizioni psicofisiche, per capire se avesse bevuto o assunto delle sostanze stupefacenti. Al momento si troverebbe ai domiciliari in ospedale.
Uomo di Lucugnano morto investito a Tricase mentre attraversava la strada
Sempre nella giornata di ieri, 10 dicembre, un altro incidente dall’esito fatale si è verificato in Puglia, a Tricase, nel Leccese, dove un uomo di 65 anni sarebbe stato travolto da un’autovettura mentre attraversava la strada, poco dopo il tramonto, lungo la statale 275, nel tratto che conduce verso Alessano. L’uomo, che si chiamava Carmine Baglivo, era un ex medico in pensione di Lucugnano e aveva appena preso parte ad un funerale quando, dopo essersi recato presso il cimitero, stava tornando verso la sua auto, parcheggiata vicino ad un negozio di frutta, dall’altro lato della carreggiata e sarebbe stato investito da un veicolo in corsa, venendo sobbalzato a causa del violento impatto.
Restano da chiarire, per ora, le dinamiche dell’incidente: la vittima, immediatamente soccorsa dai sanitari del 118, sarebbe stata trasportata presso l’Ospedale Cardinale G. Panico di Tricase, decedendo poco dopo il ricovero. Sul posto, per tutti i rilievi del caso, i carabinieri della Compagnia di Tricase. La notizia del decesso ha fatto precipitare la comunità cittadina nello sgomento in pochi minuti. L’uomo era infatti molto conosciuto e stimato in paese ed era andato in pensione solo lo scorso 1 settembre. “Sono veramente orgoglioso di aver lavorato nella mia comunità, tra la mia gente. Insieme siamo cresciuti e maturati. Abbiamo condiviso tanti momenti belli e superato tante difficoltà”; queste le sue parole usate da Baglivo per salutare i suoi pazienti, dopo l’ultimo giorno di servizio. Ora sono in molti a ricordarlo, anche sui social, con riconoscenza e affetto, per il suo lavoro e la sua umanità.