A Roma si accelera sui lavori previsti per il Giubileo 2025. È stato firmato, ed è in attesa degli ultimi passaggi per andare in Gazzetta, il decreto del Governo sulla presentazione dei progetti in vista dell’evento giubilare in programma fra tre anni. Sono 135 le opere che devono essere portate a termine per quella data. Significa aprire cantieri in tutta la città sapendo di doverli chiudere in meno di ventiquattro, trenta mesi. Non oltre, se non si vuole restituire l’immagine di una Capitale in ritardo su un appuntamento tanto atteso. Ed è per questo che, il Campidoglio, sta lavorando per accelerare i tempi di avvio dei lavori.
Giubileo Roma 2025, le opere da realizzare, i tempi, i progetti: tutte le novità.
Il sindaco Gualtieri, già nella giornata del 6 dicembre, aveva incontrato il ministro dei trasporti Matteo Salvini per parlare degli investimenti infrastrutturali per Roma, a partire naturalmente dalle opere per il Giubileo, che è necessario mettere subito a terra per non rischiare di non farcela coi tempi. La giornata di ieri, durante la quale Gualtieri ha portato Salvini a visitare il cantiere di quella che viene definita “la stazione più bella del mondo”, e che consentirà di raggiungere il Colosseo anche a bordo della metro C, è stata impiegata anche per tornare sulla questione. Il primo cittadino e il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti si erano già incontrati la settimana scorsa per discutere sul dossier Giubileo, a proposito di ritardi da accelerare e da rimodulare. Per l’anno santo, intanto, qualche novità si registra proprio sul fronte della metro C visto che la stazione di Porta Metronia dovrebbe entrare in funzione nell’ottobre del 2024 e la stazione Colosseo all’inizio del 2025. Anche se, in questo caso, per la piena operatività bisognerà attendere qualche mese. Secondo il sindaco si potrebbe già puntare ad ottenerla a febbraio. Una previsione che appare ottimistica rispetto ai tempi prospettati dalla commissaria alla metro C e che, inevitabilmente, denuncia anche l’esigenza di accelerare sulla tabella di marcia. Perché non c’è solo la metro C da portare a casa, nonostante per la sua realizzazione siano stati destinati 50 milioni per il 2023 e 2 miliardi fino al 2032.
A giorni l’avvio dei cantieri
E così, mentre il vicepremier Salvini ha chiarito che l’appuntamento col sindaco Gualtieri sarà pressoché settimanale, dal primo cittadino è stata fatta chiarezza anche su quello che è l’iter politico amministrativo che si sta seguendo, con un decreto – firmato e in attesa di essere pubblicato in Gazzetta – contenente il piano dettagliato e che è già stato inviato formalmente alla presidente del Consiglio dopo l’incontro avvenuto con il sottosegretario Mantovano. Tradotto in termini più pragmatici, si parlerebbe di giorni per poter partire con l’inizio dei lavori. Il rapporto con il nuovo governo, quindi, non diventa decisivo soltanto per Roma ad Expo2030, candidatura nei confronti della quale il Campidoglio ha effettivamente incassato il supporto del Consiglio dei ministri. E’ infatti utile anche per accelerare sulla realizzazione degli interventi, concentrati principalmente nel quadrante centrale della città, che sono in previsione per il 2025. Sul tavolo del Campidoglio sono infatti ben 135 gli interventi previsti per l’anno santo. Vanno realizzati entro la fine del 2024 e possono contare su un finanziamento di 1,315 miliardi di euro. Vanno distinti dagli altri 335 che, pur previsti grossomodo nello stesso periodo, sono finanziati con il mezzo milardo della misura Roma Caput Mundi e devono essere completati entro il 30 giugno del 2026.