Chi è Eva Kaili, la sua storia dal giornalismo alla grande politica.
La politica greca, facente parte del Movimento Socialista Panellenico nasce a Salonicco, Grecia, il 26 ottobre 1978 e ha attualmente 44 anni.
Chi è Eva Kaili, la Vice Presidente arrestata e sospesa
Prima di essere arrestata in Belgio per l’inchiesta sulla corruzione di funzionari europei, la carriera della Kaili poteva essere ritenuta simile a quella di molti altri politici greci. La Vice Presidente del Parlamento UE è stata eletta con il partito socialista del Pasok.
Eva Kaili è laureata in Architettura e dal 2004 al 2007 ha spiccato come volto di punta del telegiornale di Mega Channel, popolare canale della televisione greca dove ha svolto il ruolo di presentatrice. Nello stesso Paese ha fatto anche attività di consulenza per un gruppo di media e per l’Associazione dell’Industria farmaceutica. Nel 2007 è stata eletta nel Parlamento ellenico tra i più giovani deputati del Pasok e nel 2014 è approdata all’Eurocamera a Bruxelles. Qui ha conosciuto il suo compagno Francesco Giorgi, italiano e anche lui fermato. Con Giorgi ha una figlia. L’elezione come Vice Presidente del Parlamento europeo è arrivata lo scorso anno.
Eva Kaili, ecco cosa è successo
L’eurodeputata socialista e Vice Presidente del Parlamento Eva Kaili è stata arrestata ieri dalla polizia belga nell’ambito di un’inchiesta di corruzione che coinvolge il Qatar. Il Paese degli Emirati Arabi Uniti del Medio Oriente è l’attuale organizzatore del Mondiale in corso. Quest’ultimo è stato accusato dalla procura di Bruxelles per aver garantito mazzette ad alcuni esponenti politici in cambio di decisioni favorevoli. Soltanto qualche settimana fa, la Kaili aveva difeso apertamente il Qatar, accusando l’Occidente di ipocrisia: “Solo io ho detto che il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori, abolendo la kafala e introducendo il salario minimo. Tuttavia alcuni invitano a discriminarli. Li maltrattano e accusano di corruzione chiunque parli o si impegni con loro ma consumano il loro gas e lì hanno le loro aziende che guadagnano miliardi“. Queste alcune delle parole più salienti. Eva Kaili è stata dunque espulsa dal suo partito, denominato Pasok, e sospesa dal gruppo dei Socialisti all’Eurocamera.
La storia dell’eurodeputata tra passato e presente
I guai dell’eurodeputata con la sua famiglia politica però, non sono iniziati ora. Lo ha affermato Nikos Androuklakis, il segretario del Pasok che l’ha estromessa dal partito: “Dal momento in cui ho denunciato lo scandalo intercettazioni in Grecia lo scorso luglio, Kaili ha detto che si trattava di una cosa comune già successa ad altri“. Sul fatto che non sarebbe stata ricandidata, aveva ricevuto già una comunicazione a settembre.
È stato proprio Androulakis ad aver rivelato un tentativo di hackeraggio del suo cellulare da parte di ignoti con lo spyware Predator. Il ‘Watergate greco‘ infatti, è scoppiato grazie alla miccia del politico. In quel contesto, l’emittente Mega aveva intervistato Kaili, che aveva affermato che intercettazioni simili a quella del segretario del suo partito erano già state denunciate da eurodeputati di altri Paesi. La stessa si era definitiva vittima di un tale attacco, da parte di ignoti e durante un viaggio nella penisola arabica. Tale affermazione non era piaciuta ai vertici del suo partito. Il portavoce del governo greco Yannis Economou aveva dichiarato: “La signora Kaili è stata una stretta alleata politica di Androulakis per molti anni: lavorano insieme dal 2014, quando sono stati entrambi eletti deputati al Parlamento europeo“.