Metsola sospende Kaili. La vicenda legata alla corruzione che ha coinvolto degli europarlamentari compreso anche un italiano (Antonio Panzeri) con la sua famiglia (fermate nella loro casa anche moglie e figlia Maria Colleoni e Silvia Panzeri) ha dei risvolti sempre più sorprendenti. Più passano le ore e più saltano fuori dei particolari che sembrano aggravare la loro posizione.

Anche la vicepresidente del Parlamento europeo, la greca Eva Kaili, è coinvolta nelle questioni di corruzione tant’è che è stata già fermata dalla polizia belga e nel cui domicilio sarebbero stati trovati sacchi di denaro in contanti dagli inquirenti.

A posteriori “farebbero pensare” ancora di più le sue parole spese a favore della causa qatariota durante l’intervento del 21 novembre scorso al Parlamento europeo. Erano dunque state spese per sostenere quanto il paese fosse diventato un “paladino dei diritti del lavoro” nel mondo arabo e oltre.

“Oggi i Mondiali in Qatar sono la prova di come la diplomazia dello sport possa ottenere una storica trasformazione in un paese, con riforme che ispirano il mondo arabo. Io avevo detto che il Qatar è un paladino dei diritti del lavoro, con l’abolizione della Kafala (permesso del datore di lavoro necessario per lasciare il Golfo) e l’introduzione del salario minimo” diceva Kaili… 

si sono impegnati a una visione per scelta e si sono aperti al mondo. Eppure alcuni qui chiedono che siano discriminati, li bullizzano e accusano di corruzione chiunque parli con loro. Però comprano il loro gas e hanno compagnie che in Qatar fanno miliardi”. “Non abbiamo il diritto morale di fare lezioni per andare a caccia dell’attenzione dei media e non imponiamo i nostri modelli, li rispettiamo”.

Metsola sospende Kaili: tolti tutti i poteri da vice presidente dell’europarlamento

A rendere nota la decisione di sospendere l’attuale vicepresidente Eva Kaili dal suo ruolo al Parlamento Europeo è la portavoce del presidente Roberta Metsola, Juri Laas.

Alla luce delle indagini giudiziarie in corso da parte delle autorità belghe, la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, ha deciso di sospendere con effetto immediato tutti i poteri, compiti e deleghe a Eva Kaili nella sua qualità di vice presidente del Parlamento europeo”.

L’arresto per la flagranza di reato

La vice presidente del Parlamento europeo era stata arrestata ieri in flagranza di reato. Fermato anche il padre dell’europarlamentare mentre cercava di fuggire con i soldi, ma l’ammontare dei soldi non è stato ancora quantificato.

In casa della vice presidente del Parlamento europeo, Eva Kaili, fermata in flagranza di reato, sarebbero state trovate borse piene di contanti. E’ quanto riporta il quotidiano belga L’Echo.

La flagranza di reato è l’unica ragione che permette all’autorità giudiziaria “di scavalcare” l’autorizzazione del Parlamento europeo. Infatti può fermare un eurodeputato senza prima ottenere l’autorizzazione dal Parlamento europeo per la sospensione della sua immunità.

Sul caso il partito socialista greco e movimenti parlamentari

Dopo quanto accaduto molti parlamentari si stanno muovendo contro la Kaili. La vorrebbero fuori anche del parlamento europeo, la vorrebbero vedere rinunciare al proprio seggio.

C’è chi sostiene che al momento lei non è intenzionata a lasciare perché abbandonare comporterebbe la revoca della sua immunità parlamentare e chi come Dimitrios Papadimoulis (La Sinistra/Gue) comunica su un tweet quanto segue: “Secondo le regole del Pe, è  richiesta prima una decisione della Conferenza dei presidenti con una maggioranza del 60% e poi l’approvazione della Plenaria con i due terzi. Tolleranza zero per la corruzione!”

Tra i forti sostenitori anche il Partito Socialista grco (Pasok-Kinal) che attraverso le parole del suo presidente Nikos Androulakis si esprime così: “Kaili si sta comportando come un cavallo di Troia della Nuova democrazia” (la destra al governo)“L’avevo informata che non si sarebbe più candidata con il nostro partito alle prossime elezioni europee”.