In Iran sta per essere condannato a morte un manifestante di soli 23 anni: lo ha reso noto il padre di Mahan Sadrat Marni, che riporta la decisione della Corte Suprema della Repubblica islamica e secondo cui il figlio sarebbe già nel braccio della morte.
“Muovere guerra contro dio”, questa l’accusa e il motivo della condanna, il tutto a seguito della partecipazione del giovane a una protesta per la morte di Mahsa Amini.
Amnesty International lancia l’allarme dichiarando che molte altre esecuzioni sono imminenti, considerate le migliaia di arresti. Secondo l’associazione almeno 18 persone rischiano la morte a seguito delle proteste che montano da metà settembre.
Già prima dell’inizio delle proteste Amnesty aveva avvertito sul prossimo repentino aumento di esecuzioni in Iran: nei primi sei mesi di quest’anno erano già state giustiziate oltre 250 persone.
Nel frattempo quattro ragazze Qashqai, ovvero iraniane di origine turca, sono state arrestate e portate in carcere lo scorso 24 novembre: si tratta di Fateme Safari Rad (16 anni), le sue sorelle Ghazal Safari Rad e Sara Safari Rad e la cugina Zahra Attai (20 anni).
Tajani: “Il nostro dissenso è totale”
Il nostro dissenso è totale nessuno vuole minare la sovranità iraniana, l’autonomia delle sue istituzioni. Vogliamo convincere le autorità iraniane della necessità di dare ascolto alle richieste pacifiche del loro popolo. L’approccio dell’Italia all’Iran è perciò improntato alla massima fermezza, ma chiediamo alle autorità iraniane di iniziare a dimostrare segnali di moderazione, di comprensione. L’Italia continua a sperare in una prospettiva di pace, stabilità e benessere per il popolo iraniano e per l’intera regione. Ma non dimenticherà Mahsa Amini, Mohsen Shekari e continuerà a cercare verità e tutela per Fahimeh Karimi. Per tutti coloro che si trovano ingiustamente privati delle loro libertà fondamentali, per tutte le donne che subiscono ogni giorno violenze. Per difendere i diritti umani in Iran e in ogni parte del mondo. È a questi principi che si ispira la politica estera del governo italiano, del suo popolo. Semplicemente, questa è l’Italia