Arriverà un maxi sconto sull’acquisto del pellet? Nuove disposizioni sono contenute nella bozza di legge di Bilancio 2023, previsto un abbassamento del tetto IVA non più al 22 per cento, ma verrebbe applicata un’aliquota agevolata al 5 per cento.
L’emendamento pensato per ridurre i costi esiste. Non solo. La legge di Bilancio 2023 si compone di tremila emendamenti al vaglio della Camera. Un pacchetto di nuove proposte di cui 617 appartengono alla maggioranza.
Pellet: il maxi sconto promosso dalla Lega
Come si legge da Today, la Lega spinge affannosamente nel voler ristringere per un abbattimento immediato dei prezzi del pellet. Una misura necessaria per tutelare tutte le famiglie che per contenere i costi delle bollette hanno investito nelle stufe a pellet.
Per ritrovarsi poi impossibilitate all’acquisto per l’effetto dell’aumento del prezzo fuori listino del biocombustibile. Un danno incredibile che ostacola le necessità delle famiglie che hanno investito tante risorse in questo combustibile.
Si tratterebbe di una proposta appoggiata da diversi esponenti politici, tra cui anche dal deputato di Articolo 1 del gruppo parlamentare Pd Italia Democratica e Progressista, che spiegano per grosse linee gli estremi del contenuto dell’emendamento presentato per l’abbattimento dell’IVA dal 22 al 5 per cento.
Aliquota pellet 2022
Un provvedimento indispensabile per le famiglie, specie considerato che negli altri Paesi il prezzo del pellet viaggia su standard nettamente inferiori, rispetto a quelli italiani.
Una misura che in questo contesto di crisi economica acquisisce un rilevo maggiore. Le famiglie non possono essere penalizzate per aver scelto di adattarsi a un nuovo sistema di riscaldamento che esclude la fonte di energia primaria, ovvero il gas.
Come chiarito da Fornaro, si tratta di una misura che fondamentale, infatti, spiega:
“Prova a dare un segnale alle famiglie e alle imprese nel segno dell’equità fiscale e del concreto sostegno a chi ha creduto, in tempi non sospetti, in questa forma di energia alternativa al gas”.
Pellet IVA al 10%
Ad oggi, il pellet risulta essere il biocombustibile più utilizzato su suolo nazionale. Purtroppo, i notevoli rincari registrati sull’aumento del prezzo mettono in ginocchio le famiglie. Attivare uno sconto attraverso un abbassamento dell’aliquota diventa un atto doveroso verso i cittadini.
Per costoro, infatti, tra meno di un mese potrebbe diventare una questione di primaria importanza. Oltretutto, inizialmente per questo biocombustibile si applicava l’IVA nella misura del 10 per cento.
Successivamente, il governo italiano nella legge di Stabilità apportò una modifica in rialzo al 22%.
Abbassamento IVA Pellet
L’obbiettivo è sempre diverso emanato con disposizione governative. Un passo indietro, dunque spostando l’IVA dal 22 al 5 per cento, si farebbe risparmiare del denaro indispensabile per le famiglie già in affanno sia per l’inflazione che per il picco degli aumenti su beni e servizi.
Al di là di chi ha presentato l’emendamento esistono delle ragioni più importanti da considerare. D’altra parte, il Governo Meloni ha introdotto diversi incentivi nella bozza di Legge di Bilancio 2023 per contrastare il caro bollette. Un taglio sull’IVA del pellet confermerebbe la posizione del governo italiano nel fronteggiare i rincari supportando le famiglie italiane.
La grave situazione di “povertà” impregnata nel tessuto sociale del Paese, merita risposte veloci, inique e senza ombre. La verità è che la stessa produzione di pellet potrebbe risentire dell’abbattimento di richieste dovute al rincaro sproporzionato dei prezzi.
Un discorso molto più ampio che non tocca sole le famiglie che hanno spostato la fonte di riscaldamento dal gas al pellet per abbattere i costi del riscaldamento.
A rischiare è l’intera filiera produttiva, in cui sono impegnati milioni di lavoratori che potrebbero perdere il posto di lavoro per l’effetto non della mancata produzione, ma della scarsità delle richieste dovute a un prezzo del pellet inaccessibile per le famiglie.
Siamo alle solite, il prezzo del pellet è una vera e propria truffa di Governo, calare l’IVA al 5% su un’imponibile di 12 euro, significa incassare quasi lo stesso importo del prezzo dell’anno scorso con IVA al 22%, non solo, considerandoci come sempre i soliti IDIOTI, il prezzo rimane proibitivo comunque, al Governo cambia poco, il ritorno d’immagine però e garantito! Concludo che il pellet in EUROPA costa come l’anno scorso, ma la cosa più schifosa e che anche quello Canadese, non soggetto “pare” alle forniture Russe, costi come gli altri!