”Negli ultimi giorni abbiamo recuperato molte persone che si erano allontanate dalla Nostra Lega, e ci impegneremo nel continuare su questa strada. Chiederò a Salvini l’annullamento del provvedimento disciplinare per i tre consiglieri, perché la Lega ha bisogno di unità”. E’ quanto fa sapere Umberto Bossi, dopo la vicenda che ha visto la fuoriuscita dal gruppo leghista del consiglio regionale lombardo di tre consiglier: Roberto Mura, Federico Lena ed Antonello Formenti. Gli scissionisti hanno voltato le spalle a Salvini, come già fatto due settimane da un altro consigliere del gruppo, Gianmarco Senna (passato con il Terzo Polo), scatenando la reazione di Via Bellerio che ne ha decretato l’immediata espulsione dal partito. Un terremoto al Pirellone, dove non si fermano le voci di possibili nuovi addii a Salvini.
Nelle motivazioni i tre ormai ex appartenenti al gruppo di Salvini hanno parlato di una scelta che prende atto dei “malesseri interni”, puntando il dito contro la mancanza di ascolto “delle innumerevoli criticità territoriali e l’abbandono totale delle tematiche autonomiste nordiste”. Ora l’intervento in difesa dei consiglieri di Bossi che ha lanciato lo scorso primo ottobre la sua corrente nella Lega, proprio con l’obiettivo di una ripresa delle battaglie storiche del Carroccio, a partire dall’autonomismo e dalle istanze del settentrione. I due vice di Bossi nel Comitato, Angelo Ciocca e Paolo Grimoldi, sottolineano come l’obiettivo della corrente nordista sia quello “di fermare questa dispersione”. Noi siamo della Lega, punto”. “Certo, questo malessere ha dei responsabili, ed il rischio continuando a non comprendere e non affrontare le questioni, è di andare avanti in questo stillicidio”, spiegano i due. “Non passa giorno – lamentano – che non si perdano militanti, consiglieri comunali e segretari locali. Il territorio, i militanti, i sindaci e gli eletti hanno bisogno – almeno in Lombardia – di una gestione chiara, presente e di risposte politiche invece che giocare a nascondino. Il Comitato Nord lotta per ridare identità alla Lega stessa e facciamo appello a tutti di non mollare, perché rinnovare è possibile”.