Valanga Val di Fassa. Sarebbero almeno due, stando a quanto riportato da alcune fonti locali, le persone coinvolte nella valanga che verso le ore 13 di oggi, 10 dicembre, si sarebbe verificata in Val San Nicolò, nel comune di Pozza di Fassa.
Valanga Val di Fassa: almeno due le persone coinvolte
L’allarme sarebbe scattato intorno alle ore 13 di oggi, quando un fronte nevoso si sarebbe distaccato in Val San Nicolò, una vallata delle Dolomiti situata nel più grande bacino idrografico della Val di Fassa, posto interamente nel comune di San Giovanni di Fassa. Dalle prime informazioni sembra che le persone coinvolte siano due, ma il timore è che il numero possa salire, data la presenza di diversi scialpinisti ed escursionisti nell’area nonostante il marcato rischio di valanghe (livello tre su una scala di cinque) a causa dell’abbondante nevicata delle scorse ore e della presenza di vento.
Il bollettino diramato dalla Protezione civile per la giornata di oggi parlava infatti di “innevamento estremamente variabile a seconda dell’azione del vento”. “Nelle zone in prossimità delle creste, nelle conche e nei canaloni si sono formati accumuli di neve ventata in parte facilmente distaccabili – si legge nel comunicato -. A bassa quota a livello locale debole pericolo di valanghe per scivolamento di neve e colate umide. A livello isolato sono possibili distacchi a distanza e valanghe spontanee”. Sul posto sono iniziate, intanto, le operazioni del soccorso alpino e dei vigili del fuoco volontari di zona; l’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites, partito da Trento, non sarebbe invece ancora riuscito ad atterrare sul luogo dell’incidente a causa delle condizioni meterologiche avverse.
È l’ennesima valanga degli ultimi giorni
Prima della valanga in Val di Fassa, negli scorsi giorni altre valanghe si erano verificate sulla Marmolada, in Val Pusteria e sull’Alpe di Siusi. Dopo 5 mesi dal disastro del 31 luglio, costato la vita a 11 alpinisti, il 6 dicembre una valanga aveva travolto una persona sulla Regina delle Dolomiti, nella zona di Pian dei Sacconi. Secondo le informazioni fornite in quell’occasione, lo scialpinista era stato colpito in pieno dalla valanga, restando parzialmente sepolto nella neve, riuscendo però, fortunatamente, a mettersi in salvo.
Poi, il 7 dicembre, due valanghe, a poca distanza l’una dall’altra, si erano distaccate in Alto Adige, nell’area della Val Pusteria, nella zona di Valles: un giovane sciatore di 30 anni era stato travolto dalla prima, venendo immediatamente soccorso dai volontari, e due persone dalla seconda, sull’Alpe di Siusi. Anche in quel caso le vittime, due uomini altoatesini sulla sessantina, erano riuscite a salvarsi, grazie alla loro esperienza nel settore: entrambe erano dotate di zaino con airbag da valanga.