Nuove regole per le cartelle esattoriali, arriva la Rottamazione quater e saldo e stralcio semplificata per i contribuenti. Il Governo Meloni si prepara a snellire gran parte dei debiti esattoriali, favorendo anche coloro che hanno un contenzioso fiscale o tributario in atto.

La Rottamazione quater e Saldo e stralcio delle cartelle esattoriali è un argomento diretto a circa 500 mila cittadini, su cui ricadono le nuove disposizioni che modificano per l’ennesima volta le regole della Riscossione.  

L’obbiettivo della Meloni resta quello di allentare la morsa fiscale permettendo una regolarizzazione dei debiti, facile, veloce e produttiva per le casse dell’Erario.

Cartelle esattoriali nuove regole per la Rottamazione quater e Saldo e Stralcio

Ora, come si legge nel dossier di documentazione di finanza pubblica, cambiano le carte in tavola per le cartelle esattoriali uguali o inferiori a 1.000 euro. Infatti, il governo Meloni nella bozza della Manovra ha disposto l’abolizione d’ufficio dei debiti esattoriali di piccolo e medio valore.

Ciò che va detto però, per ciò che riguarda la cancellazione delle cartelle esattoriali sono le diverse posizioni. La prima viene utilizzata per allentare la pressione debitoria dei contribuenti, mentre, l’altra snellisce il magazzino della Riscossione abbattendo i costi inutili.

Una mossa orchestrata per facilitare l’individuazione delle posizioni debitorie di maggior rilievo.

Secondo quanto riportato nel disegno di legge di Bilancio 2023, lo stralcio totale delle cartelle esattoriali dovrebbe essere delimitato a una specifica soglia. La teoria porta a un limite di 1.000 euro, ma il malcontento dei Comuni per l’introduzione del provvedimento di stralcio dei debiti esattoriali potrebbe portare a una ridurre di tale soglia a 500 euro.

Saldo e stralcio: ultimissime notizie di oggi

Nello specifico, nel dossier di Manovra articolato in 92 volumi contiene i riferimenti normativi della definizione agevolata e del Saldo e stralcio. Nel merito, l’articolo 46 dispone l’annullamento automatico dei debiti tributari fino a mille euro, così recita:

“il comma 1 dispone l’annullamento automatico alla data del 31 gennaio 2023, dei debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.

Non si esclude l’introduzione di un altro pacchetto di misure diverso orientato su minor sanzioni per gli errori per le dichiarazioni dei redditi, una maggior formula di rateizzo per i debiti esattoriali, snellimento delle sanzioni per gli errori formali e, infine, la possibilità di rateizzare i contenziosi.

In ogni caso, i contribuenti prendono nota dell’avvenuto discarico delle cartelle stralciate entro il 30 giugno 2023. Si tratta dell’avvio di una procedura online disponibile nel portale dell’Agenzia delle Entrate – Riscossione.

Rottamazione quater 2023

Nell’articolo 47 sono presenti le regole dettate per la definizione agevolata dei carichi affidati agli agenti della riscossione riferiti al periodo tra il 1° gennaio 2000 ed il 30 giugno 2022.

Nello specifico nella Rottamazione quater, vengono considerate a titolo di pagamento le seguenti somme, quali:

  • dovute a titolo di capitale;
  • maturate a titolo di rimborso delle spese per le procedure esecutive e di notifica della cartella di pagamento.

Il pagamento della nuova definizione agevolata può avvenire in unica soluzione o rateizzando l’importo dovuto. In quest’ultimo caso, la Riscossione applica un tasso d’interesse al 2 per cento. Ciò che va detto, è che nella rateizzazione o con il pagamento dell’unica rata delle somme dovute, l’Ente impositore estinguono le procedure esecutive in corso.

Secondo le disposizioni normative contenute nel 2 comma, il pagamento della Rottamazione quater dovrà avvenire entro il 31 luglio 2023 (unica rata e primo rateizzo).

Il contribuente per saldare le somme dovute può richiedere un pagamento massimo in 18 rate, regolarizzate secondo uno schema ben preciso, quale:

  • la prima e la seconda, per un importo pari al 10 per cento del totale dovuto. In scadenza il 31 luglio e il 30 novembre 2023;
  • le restanti rate del medesimo importo, in scadenza il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio e il 30 novembre di ciascun anno a partire dal 2024.