I pazienti diabetici hanno diritto ad un servizio di erogazione gratuita di striscette per l’autoanalisi, necessarie al controllo della glicemia. I malati del Lazio rischiano di non potersi più servire in farmacia poiché l’accordo tra Federfarma e Regione, che garantiva la distribuzione di questi kit nei presidi sanitari, è scaduto il primo ottobre; reattivi e lancette per il controllo del sangue rimangono comunque disponibili  presso le Asl, ma è evidente che i cittadini chiedono una distribuzione più di prossimità. Il Prefetto di Roma ha chiesto un nuovo tavolo di confronto tra i titolari di farmacie e la Regione Lazio: venerdì si saprà se l’accordo sarà stato siglato. Commenta il dottor Raffaele Scalpone, presidente dell’Associazione Italiana per la Difesa degli Interessi dei Diabetici, ai microfoni di Radio Manà Manà: “Il problema nasce da lontano, quando con la Regione, in qualità di presidente dell’ AID , abbiamo voluto uniformare la distribuzione delle strisce, come avviene nelle altre regioni. Purtroppo siamo oggi arrivati al punto in cui la trattativa si è interrotta a causa della rigidità di alcune parti, ma speriamo di farla ripartire per i pazienti e per le farmacie che sono presidio indispensabile.”

Sono 230.000 i pazienti diabetici nella Regione ed una confezione di prodotti diagnostici costa dai 28 agli oltre 50 euro, a seconda del numero di striscette che contiene. “La distribuzione dei presidi sanitari per il diabete – conclude Scalpone –  è a totale carico della Regione, è pertanto interesse della stessa abbattere i costi della striscia per garantire che arrivi a tutti i diabetici. La trattativa pertanto non può che essere fatta in termini di abbattimento di costo alla fonte.” Venerdì i pazienti sapranno se potranno tornare in farmacia a prendere il kit di autocontrollo o dovranno recarsi fino alle Asl.
Livia Ventimiglia e Gianluca Fabi