Si celebra oggi, 10 Dicembre, la giornata mondiale dei diritti umani. Un evento importante che va oltre i confini delle singole nazioni. La ricorrenza viene osservata fin dal 1950 per ricordare quando, il 10 Dicembre 1948, L’Assemblea Generale dell’Onu adottò la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (UDHR). Un documento epocale, disponibile in cinquecento lingue, che dichiara i diritti inalienabili che tutti possiedono in quanto esseri umani, senza alcuna distinzione di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita e opinione. La Seconda Guerra mondiale e tutti gli orrori che aveva causato e mostrato al mondo, avevano infatti reso imperativo un documento che potesse garantire dei valori universali a tutela dell’essere umano, riconosciuti in ogni stato e nazione. La Dichiarazione sembra richiamare da vicino il primo vero testo dell’età moderna redatto con l’obiettivo principale di garantire pari dignità a tutti i cittadini, ovvero la Dichiarazione dei diritti dell’uomo e del cittadino nata durante la Rivoluzione Francese.
Giornata mondiale dei diritti umani: motivo e significato della ricorrenza. Cosa c’è da sapere
La data, come detto, è stata scelta per ricordare l’adozione, da parte dell’Assemblea Generale dell’Onu, della Dichiarazione Dichiarazione universale dei diritti umani, avvenuta il 10 dicembre 1948. L’istituzione formale della Giornata, però, risale a circa due anni dopo, nel 1950. È durante il 317º meeting globale dell’Assemblea, il 4 dicembre, che viene promulgata la cosiddetta risoluzione 423 (V), la quale invitava tutti gli Stati membri, così come tutte le altre organizzazioni coinvolte, a celebrare la Giornata, in occasione appunto di uno degli eventi fondamentali della storia dell’uomo, che passa attraverso il riconoscimento formale di valori quali l’uguaglianza, la giustizia e la dignità umana. La Giornata del 10 dicembre, in breve tempo, è diventata uno degli eventi più importanti nel calendario dell’Organizzazione delle Nazioni Unite. La data ha assunto una grande valenza simbolica, tanto che viene scelta per moltissimi eventi significativi sparsi in tutto il pianeta. Con la proclamazione della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani, l’uomo ha fatto un passo in avanti epocale. Il documento, scritto attraverso la collaborazione di rappresentanti di ogni religione e tradizione legale, è stato infatti globalmente riconosciuto come vero e proprio “contratto” tra i governi e i cittadini di tutto il mondo. Ogni governo ha dovuto accettarlo formalmente, impegnandosi a proteggere e a garantire i diritti fondamentali, senza alcuna distinzione di razza, colore, religione, sesso, lingua, origine, nascita e opinioni. Ma il significato di questa Giornata del è anche e soprattutto da ascriversi in chiave prospettica: tra la teoria e la pratica esiste sempre un grande distacco, e così è anche per quanto riguarda i diritti dell’uomo. La Dichiarazione, infatti, per quanto riconosciuta e accettata dalla quasi totalità dei soggetti internazionali, non trova piena soddisfazione nella sua diretta applicazione. Anzi: moltissimi sono i Paesi che ancora remano contro l’universalità del documento e dei valori che propugna, validi da più di 70 anni in tutto il mondo. Proprio per questo appare necessario continuare a ricordare, attraverso la celebrazione della Giornata del 10 dicembre, affinché questi valori vengano applicati, per tutti e tutte, anche a partire dalle azioni quotidiane
Le iniziative a Roma e Milano
“Dignità, libertà e giustizia per tutti” è lo slogan della Giornata 2022, che dà l’avvio alla campagna annuale UDHR 75 in preparazione al 75° anniversario della Dichiarazione, che si celebrerà il 10 dicembre 2023. Un percorso lungo un anno che accompagnerà le celebrazioni per il grande traguardo. Intanto oggi, a Roma, si terrà una manifestazione promossa dal Partiti Radicale in sostegno della protesta contro il regime iraniano e di tutti i popoli vessati da invasori o governi antidemocratici: dall’Ucraina all’Afghanistan. L’appuntamento è per le 10 a Piazza della Repubblica. A Milano invece si terrà un evento promosso da Fondazione Diritti Umani con il contributo del Comune. Pubblico e ospiti sono invitati a ricordare il proprio “luogo dei diritti” di Milano, in un momento di condivisione collettivo. Gli interventi di chi vorrà partecipare saranno registrati “live” per produrre il primo dei cinque podcast del progetto “Milano: memoria e futuro dei diritti”. L’appuntamento è per le 12 presso l’Auditorium di Radio Popolare Demetrio Stratos.