Primo anno da Presidente FIA per Ben Sulayem non facile: i panni sporchi ereditati e i conti in rosso sono stati un banco di prova importante e, con la sua squadra, Sulayem come prima mossa ha voluto muoversi in continuo divenire con aggiornamenti continui, per fare in modo che la FIA non sia travolta dagli eventi.
Non mi aspettavo niente di meno. Sapevo che sarebbe stata una grande sfida in FIA, aggiornarci e adeguarci alla nuova era. È come con il telefono: se non lo aggiorni, rimani indietro. Non dobbiamo semplicemente essere in pari, ma anticipare tutto quanto. Per quanto riguarda i regolamenti e l’aspetto finanziario, ho ereditato alcuni dei problemi preesistenti. Non si possono prendere decisioni senza scavare a fondo nei fatti. Non parlo solo della Formula 1, ma del motorsport FIA in generale
Sulayem sugli oneri e onori di essere presidente FIA
Ovviamente c’è la parte glamour dell’essere presidente, ma devi occuparti dei problemi che ci sono. Non puoi semplicemente scappare e chiedere aiuto a qualcuno. Non puoi dipendere da altri. La gente a volte non comprende quante persone ci siano in FIA, è un sistema complesso. Guardiamo ad esempio al calcio: ci sono due dimensioni per i lati del campo e una sola per la palla. Pensiamo adesso alla FIA, anche solo al karting. Immaginiamo i regolamenti coinvolti e pensiamo a tutte le categorie, oltre alla Formula 1. Ogni giorno è una sfida. Sia i kart che i cross kart sono molto costosi. Nel nostro manifesto, abbiamo detto di voler raddoppiare l’utenza del motorsport e molti hanno pensato che sia impossibile, ma niente lo è. Perché non riusciamo ad attirare persone nel motorsport? Perché è costoso già al livello introduttivo. Noi di FIA, abbiamo dato istruzioni ad alcune regioni per usare i loro motori e produrre i loro kart, rispettando a pieno i regolamenti, ma riducendo il costo del 60%. Sono ottimista che questo smuoverà sia il karting che il cross-kart.
Sulla nuova linfa che sta investendo la Formula 1
La Formula 1 è sempre l’apice del motorsport. Le scuderie sono costantemente al limite. La Formula 1 è in salute e il 2022 è andato molto bene. Noi di FIA dobbiamo stare attenti però e allo stesso tempo equi. Non si può non avere delle regole, non si può evitare di aggiornarle e correggerle, si finirebbe come nel wrestling