Chi è Ivana Knoll? Sta sfidando un’istituzione (la Fifa) un paese (il Qatar) e forse anche una cultura (quella qatariota). La bellissima tifosa della Croazia tra pose sensuali dagli spalti e scatti provocanti su Instagram sta attirando il mondo intero con il suo fascino. Sta diventanto una vera propria mascotte per la sua Nazionale: un amuleto che sta accompagnando Modric e compagni un un’altra impresa dopo quella del 2018. La sua presenza ha portato una buona stella anche stasera visto che la sua Croazia ha appena eliminato il Brasile accedendo, quindi, alle semifinali del Mondiale di calcio. È tutto fedelmente portato sui suoi social su cui sta letteralmente esplodendo con un balzo notevole: da 600mila a 1,3K followers da quando è iniziato il torneo mondiale.
Chi è Ivana Knoll?
Ivana Knoll nasce il 16 settembre 1992 a Francoforte, in Germania. Si è trasferita in Bosnia-Erzegovina a sette anni e poi in Croazia, a Zagabria, dove oggi vive. Lavora anche a Miami e divide, quindi, la sua vita tra la Croazia e gli Stati Uniti. Una formazione notevole quella di Ivana: prila il diploma alla Yangon American International School in Birmania per poi conseguire una laurea presso l’Università di Fiume. Si è laureata miss Croazia nel 2016. Ad oggi è una influencer ed una modella.
La ribalta in Qatar
Il picco della sua notorietà lo sta avendo proprio ora grazie ad una presenza, in Qatar, scandalizzante per gli standard del luogo dove la sta esercitando. Un intento sicuramente rivoluzionario nel suo piccolo: Ivana Knoll sfoggia tutta la sua bellezza dagli spalti dove è a tifare la sua Croazia e lo fa, in un angolo di mondo, dove le donne non sono autorizzate a mostrare nulla del loro corpo. C’è sia forma che sostanza in quello che fa: sovverte i canoni e, grazie alla piacevolezza del suo corpo, aumenta followers e notorietà. In un’intervista – riportata da Fanpage – Knoll ha spiegato così quanto sta avvenendo al Mondiale qatariota:
Certo, sono rimasta scioccata. Mi sentivo nello stato d’animo di chi dice: oh mio Dio, non ho nemmeno i vestiti per coprire tutto questo. Ma ero arrabbiata perché non sono musulmana e se noi in Europa rispettiamo l’hijab e il niqab credo anche che si debbano rispettare il nostro stile di vita, la nostra religione. Mi vesto così, indosso bikini perché sono una cattolica che è qui per i Mondiali.
Dopo tutto lo scalpore mediatico, intriso di bigottismo e di retaggio, che ha colpito questa edizione del Mondiale, la presenza di Ivana Knoll è una scappatoia. Una fuga di bellezza e di femminilità. Intanto la sua Croazia, proprio come fa lei, continua a meravigliare.