Il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi è stato protagonista di una lunga intervista rilasciata ad Avvenire in merito ai dati relativi alla sicurezza stradale nel nostro Paese. Come altri dossier, servirà uno “sforzo comune” per evitare “future stragi sulle nostre strade“.
Piantedosi ha infatti presieduto l’ultima riunione di Comitato Nazionale Ordine e Sicurezza Pubblica, dedicata proprio ai numeri sempre vertiginosi dei sinistri e di coloro che purtroppo perdono la vita lungo i migliaia di chilometri di asfalto nostrano.
Sicurezza Stradale, Piantedosi: “Scuole saranno luogo di prevenzione”
Sulla sicurezza stradale il ministro Piantedosi non invoca grandi rivoluzioni ma pochi e semplici concetti.
In primis i controlli, aumentati nel 2022 (ma in riferimento al 2021 quando il contesto covid-19 rendeva la mobilità ancora parziale) a quota 395mila se sommiamo Polizia Stradale e Carabinieri. Di questi, si notano le rilevazioni di guida in stato di ebbrezza (12mila, +40%), gli adempimenti sulla revisione, dotazioni obbligatorie e validità della patente (28mila quelle ritirate). In un periodo di grandi spostamenti come quello che circonda le festività natalizie è d’obbligo agire con rigore e cautela per il bene pubblico.
Sarà dunque studiato un piano apposito basato sui dati a disposizione del dicastero, che però avranno bisogno della massima collaborazione degli enti locali del territorio. Successivamente, si definiranno le modalità di finanziamento per operare in regime di prevenzione. Qui spazio anche a campagne di educazione e sensibilizzazione con il duplice scopo anche di aiutare le autorità nel loro lavoro. Le scuole in particolare potranno essere teatro di iniziative orientate a promuovere una guida sicura.
Critica feroce all’Austria: “Attacco gratuito a Bulgaria e Romania”
Ieri, intanto, il ministro Piantedosi si trovava a Bruxelles per partecipare all’importante riunione del Consiglio in merito all’ingresso di Croazia, Bulgaria e Romania nell’area di Schengen. Alla fine, solamente Zagabria ha ottenuto il parere unanime favorevole, il che ha provocato l’ira del capo del Viminale che su Twitter parla di “giorno triste per l’Unione europea” e di “incontro deludente“.
Poi la dose viene ulteriormente rincarata asserendo che “è stata compiuta la mortificazione incomprensibile e ingiustificata di due Paesi come la Bulgaria e la Romania, Paesi fratelli che hanno rispettato il percorso che era stato loro richiesto, e che sono disposti a fornire un contributo importante al controllo dei confini orientali dell’Unione europea“. Una piccola rivincita, se così si può definire, dopo che l’Italia era stata duramente attaccata per la sua fermezza circa il mancato accesso ai porti delle navi cariche di migranti nel Mediterraneo.
Sempre ieri il numero uno del Viminale ha riferito alla Camera dei Deputati circa la legittimità delle “stazioni segrete” di polizia cinesi presenti nel nostro Paese, definite “irregolari”. Aperta ufficialmente un’inchiesta presieduta e coordinata dal Dipartimento della pubblica sicurezza. “Assicuro che le forze di polizia, insieme all’intelligence, attueranno un monitoraggio con la massima attenzione, io lo seguirò personalmente e non escludo provvedimenti sanzionatori in caso di illegalità riscontrate“, le parole di Piantedosi da Montecitorio.