Sempre più complicata la situazione dentro il centrosinistra laziale. Quando finalmente è stata ufficializzata la data delle elezioni regionali (domenica 12 e lunedì 13 febbraio), e mentre si è formalizzata la candidatura a Presidente di Alessio D’Amato, arrivano notizie poco confortanti circa la tenuta della coalizione. Non è più un mistero che il Movimento 5 Stelle non ne farà parte: Giuseppe Conte, come ha fatto in occasione delle elezioni politiche, ha chiuso i ponti con il Pd ed ha optato per la corsa solitaria. Una notizia che ha dell’incredibile se pensiamo che proprio il Lazio è stato, sotto l’era Zingaretti, il più virtuoso caso italico di realizzazione del campo largo. Ma ormai è passato. Il presente dice che Conte non è disposto a sedere allo stesso tavolo dem.
Elezioni Regionali Lazio, Sinistra Italiana fuori dalla coalizione
L’esempio di Giuseppe Conte sarà emulato anche da Sinistra Italiana. Il partito, infatti, ha optato per uscire dalla nascitura coalizione a guida Alessio D’Amato. A confermarlo, nelle ore scorse, è stato il segretario regionale di SI, Massimo Cervellini. Queste le sue parole – riportate dall’ANSA – dopo un vertice di segreteria tenutosi ieri:
Non staremo con il Pd e Calenda. Per un’incompatibilità su elementi portanti e un profilo politico a guida Calenda che sostiene D’Amato. Siamo per l’ecosostenibilità, sanità e trasporti pubblici. In questo campo non possiamo esserci. Ovviamente cercheremo, in queste ore, di verificare se c’è la possibilità di mantenere l’alleanza con i verdi ma li vediamo ancora ‘attratti’ da questo campo con il Pd. Visto che non c’è un tempo infinito, partiremo presto con le interlocuzioni con il Movimento 5 stelle e con le altre forze di Sinistra.
A questo punto si profilano le condizioni per un dialogo Conte-Fratoianni. I due leader, infatti, potrebbero unire le forze e creare una coalizione che sia alternativa tanto al centrodestra quanto a quello che rimane del centrosinistra. Nessun voltafaccia da parte dei Verdi che, a meno di clamorosi ripensamenti, dovrebbero restare nell’area D’Amato. Si spezza, quindi, la federazione Verdi/Sinistra Italiana che si è era presentata compatta alle elezioni politiche.
La coalizione D’Amato
L’ex Assessore alla Sanità del Lazio, a questo punto, potrà contare sul Partito Democratico e sul Terzo Polo. Ma non solo: a sostenerlo ci sarà anche una lista espressione di quel civismo che, negli ultimi dieci anni, ha lavorato per la giunta di Zingaretti. Si tratta di un pezzo importante della coalizione per la sua forza e capacità nel saper pescare anche oltre i bacini partitici: dal mondo civile a quello associativo. Nonché agli scontenti e agli indecisi. Questo avverà con la creazione di una lista civica ad hoc: un contenitore politico e civico che trova continuità in Marta Bonafoni: Consigliera Regionale uscente già capogruppo della lista civica Zingaretti Presidente.