Erede Treviso ha scoperto di dover ereditare un patrimonio da parte del suo padre biologico senza mai sapere nulla su chi fosse davvero. La quattordicenne è nata da una relazione clandestina tra un imprenditore locale e la sua segretaria. Dopo la morte dell’uomo, la ragazzina avrebbe scoperto la verità. La madre si sarebbe fatta sfuggire qualcosa mentre stava litigando con l’attuale compagno. Al momento entrambe sono pronte ad una battaglia legale per ottenere il riconoscimento della paternità.

Erede Treviso, la vicenda

Erede Treviso avrebbe scoperto la verità per puro caso. Fino a quel momento alla ragazzina era stata celata l’identità del suo padre biologico. Stando a quanto trapelato dal Corriere del Veneto, ci sarebbe stato un accordo tra l’uomo, un imprenditore locale, e la madre della 14enne. L’imprenditore avrebbe contribuito in segreto alle spese di mantenimento della ragazza a patto di non riconoscerla ufficialmente per non minare il rapporto con la famiglia. L’uomo è venuto a mancare nel 2019 e fino ad oggi la verità non era saltata fuori. Di recente però la donna avrebbe litigato con il suo compagno e durante la discussione sarebbe saltato fuori il nome del padre biologico della ragazza. Dopo lo choc iniziale, la madre ha convinto la quattordicenne a intentare causa anche per ottenere il riconoscimento della paternità. L’adolescente era già stata sottoposta a esame del DNA nei primi giorni di vita e l’esito era risultato positivo. I familiari dell’imprenditore sono rimasti scioccati dalla notizia in quanto non sapevano nulla. Quando le due donne si sono presentate alla loro porta si sono viste sbattere la porta in faccia. I parenti hanno infatti negato di essere stati a conoscenza di questa relazione sostenendo che nessun conoscente aveva mai fatto parola di quanto accaduto.

Le motivazioni della causa

Gli avvocati che assistono madre e ragazza sono convinti che il mantenimento corrisposto in vita dall’uomo fosse non solo di tipo economico ma anche morale. L’imprenditore aveva frequentato la figlia mentre era in vita partecipando anche ad occasioni importanti come il battesimo. Antonino Castorina e Giuseppe Idi, gli avvocati, hanno chiarito: “L’esame della paternità ha dato un esito inconfutabile e siamo pronti a portarlo dal giudice. La nostra assistita è figlia dell’imprenditore ed è giusto che questo venga riconosciuto da tutti”.

La relazione

Il rapporto tra l’imprenditore e la segretaria era nato in gran segreto sul posto di lavoro. L’uomo era già sposato e padre di due figli ma nonostante questo la relazione clandestina è proseguita per tanto tempo. La donna infatti è rimasta incinta ma l’uomo non si è sottratto alle sue responsabilità. Nel 2008 è nata la ragazza di cui non conosciamo il nome per la quale l’imprenditore aveva promesso di garantire il sostentamento economico. Negli ultimi anni, la donna si era sposata con il nuovo compagno che ha riconosciuto la ragazza. Quando però il segreto è stato scoperto i familiari dell’imprenditore non ne hanno voluto sapere nulla. La donna ha deciso allora di rivolgersi al tribunale affinché la ragazza potesse essere riconosciuta come figlia legittima dell’imprenditore e rientrare così nel suo asse ereditario: “Avremmo voluto risparmiarle il peso dell’iter giudiziario, e soprattutto per evitare di chiedere la revoca della potestà genitoriale dell’uomo che l’ha riconosciuta e che le vuole bene. Passaggio obbligato per procedere con la causa. Ma è giusto che la ragazzina entri nell’asse ereditario dell’imprenditore”. In ballo c’è un’azienda alimentare del valore di diversi milioni di euro, ma anche immobili nella Marca e in località di villeggiatura. Al momento l’accordo stragiudiziale non ha avuto l’esito sperato e per questo motivo la ragazza e la madre si sono affidati ai legali. Il Test del DNA era stato eseguito quando la donna era ancora incinta. La donna ha spiegato il motivo per il quale l’uomo no avrebbe riconosciuto la figlia: “Non ha voluto riconoscere la figlia per mantenere la reputazione, anche se tutti sapevano che tradiva la moglie. Per i primi anni è stato presente: tutte le mattine si presentava fuori dall’asilo con una caramella per mia figlia e contribuiva alle spese di mantenimento”. Dopo un po’ di tempo la relazione è però naufragata.