ECA-Juve, prove di riavvicinamento. Le dimissioni del Consiglio d’Amministrazione aprono le porte ad un nuovo ciclo per la società bianconera. Il rinnovato assetto dei vertici della dirigenza potrà portare ad una possibile revisione delle strategie del club anche sul fronte internazionale. Il tema della Superlega, che ha visto Andrea Agnelli tra i suoi promotori principali, potrebbe non rientrare tra le priorità della nuova Juve. E l’ECA, riunitasi questa mattina a Doha, ha emanato poco fa un comunicato distensivo. Un rapporto di rinnovata stima, come si può intuire dalle parole della nota resa pubblica dai profili ufficiali del Comitato Esecutivo: “Il Consiglio è stato aggiornato sull’opinione dell’Avvocato generale della Corte di giustizia europea prevista per il 15 dicembre, e ha espresso disponibilità a confrontarsi con il nuovo Consiglio di Amministrazione della Juventus”. Un’apertura importante riservata al nuovo CdA bianconero: concreta la possibilità di invitare il nuovo amministratore delegato del club, Maurizio Scanavino, ad unirsi nuovamente al Comitato Esecutivo. I prossimi giorni saranno fondamentali per capire la posizione della nuova società in merito al progetto Superlega.
ECA-Juve, ma non solo: gli obiettivi del Comitato
Ma non c’è solo il rientro della Juve tra gli obiettivi primari su cui l’ECA sta lavorando in questo periodo. Nell’incontro tenutosi a Doha, durante i Mondiali in Qatar, il Comitato ha esposto gli impegni che caratterizzeranno le attività dei prossimi mesi: “Il Consiglio è stato aggiornato sulla strategia di adesione ECA, in particolare sulla nuova rete ECA, lanciata con successo in autunno a un potenziale di 160 aspiranti club d’Europa, che sta crescendo continuamente. In materia di governance, il consiglio ha esaminato le proposte di riforma della governance interna dell’ECA, per l’attuazione nel ciclo 2023-27, come raccomandato dalla task force sulla governance interna e che devono essere approvate definitivamente all’assemblea generale nel marzo 2023”. Inoltre, si legge: “Il Consiglio è stato inoltre informato dei progressi sui piani per il lancio di una Fondazione ECA nel 2023, che sarà in grado di supportare i club di tutta Europa su cause umanitarie e sociali, con ulteriori lavori da svolgere sulla governance della fondazione. Attualmente l’ECA ha sostenuto 15 club nei paesi vicini al conflitto in Ucraina, che stanno lavorando con i rifugiati e le loro famiglie, attraverso l’Ucraina Relief Committee attraverso il supporto della UEFA Foundation. Infine, il comitato esecutivo è stato informato su ulteriori dettagli per la prossima assemblea generale della Corte dei conti europea che si terrà il 27 e 28 marzo 2023 a Budapest, in Ungheria”.
La posizione di Al-Khelaifi sul tema Superlega
La Juve, quindi, può tornare a ricoprire un ruolo centrale nell’ECA. Il presidente del Comitato, Al-Khelaifi, auspica il rientro della società bianconera all’interno dell’organismo ideato dalla Uefa a sostegno dei club. Proprio nell’intervista rilasciata nella giornata di ieri a Sky UK, il numero uno del Paris Saint Germain si era espresso in questi termini sul progetto Superlega: “Nessuno prenderebbe parte a questo torneo e nessuno andrebbe a vedere le partite. Sarebbe proprio una bella competizione, con sole tre squadre. I fan del calcio non permetterebbero mai la fondazione della Superlega. Nessuno prenderebbe parte a questo torneo e nessuno andrebbe allo stadio. Nessuno organizzerà nulla”.