Nuovi sviluppi sul fronte Twitter sono stati svelati in un’inchiesta del New York Times. Dietro approvazione da parte del nuovo ceo del popolare social network Elon Musk, la giornalista Bari Weiss ha pubblicato le prove dell’esistenza, in passato, di un team di dipendenti di Twitter che si occupavano di “costruire liste nere, impedire ai tweet sfavorevoli di diventare di tendenza e limitare la visibilità di interi account o addirittura di argomenti di tendenza”. Il cosiddetto “shadow ban” avveniva in segreto, senza informare gli utenti. Si tratta della conferma di un fitto e oscuro intreccio che potrebbe coinvolgere social media, politica e istituzioni.

Alcuni esempi di utenti finiti nelle liste nere di Twitter riguardano Dan Bongino, presentatore di un popolare talk show, finito nella blacklist delle ricerche perché dichiaratamente di destra, oppure l’attivista conservatore Charlie Kirk, il cui account recava addirittura una nota interna, “Da non amplificare”.

Inchiesta su Twitter, la politica di liste nere era chiamata “Visibility Filtering”

Secondo la giornalista, i vertici di Twitter chiavano questa politica “Visibility Filtering“, “filtraggio di visibilità”, abbreviandola in VF. Un dipendente di vecchia data lo ha definito come “un modo per sopprimere ciò che le persone vedono a diversi livelli”.

Altro caso è stato quello della pagina “Libs of TikTok”, 1,6 milioni di follower, sospesa sei volte per “incitazione all’odio”. Un documento interno dimostra però che i gestori della pagina non hanno mai violato il regolamento di Twitter. In una delle foto postate da Bari Weiss si vede un messaggio in rosso nella scheda di questo account, con scritto “Non prendere iniziative sull’utente senza consultare il Sip-Pes”, ovvero il braccio operativo di questo tipo di operazioni.

Una vicenda che farà senza dubbio parlare ancora di sé, con la giornalista del New York Times che sta proseguendo la sua inchiesta grazie al supporto di altri colleghi e altre testate.

Twitter, Elon Musk annuncia nuovo aggiornamento che indicherà lo stato degli account

Intanto Elon Musk, dopo aver annunciato la cancellazione di circa un milione e mezzo di account inattivi, ha fatto sapere che “Twitter sta lavorando a un aggiornamento del software che mostrerà il vero stato dell’account, in modo da sapere chiaramente se si è stati bannati, il motivo e le modalità per fare ricorso”.