E’ sciopero al New York Times, il primo in 40 anni. Oltre mille giornalisti, fotografi e altri dipendenti del celebre quotidiano statunitense hanno infatti indetto uno sciopero di 24 ore per per chiedere aumenti sostanziali, indispensabili in un contesto di inflazione e di aumento del costo della vita nella città di New York.
Le ragioni dello sciopero al New York Times
La causa del massiccio sciopero al New York Times è il mancato accordo per il rinnovo del contratto, scaduto ormai a marzo 2021. Secondo quanto ha riferito il sindacato della stampa NewsGuild, lo stop è stato indetto fino alla mezzanotte di oggi (ora americana), in seguito al fallimento delle trattative tra direzione e sindacato su salari e contratto collettivo dopo oltre un anno e mezzo di confronti. Tra i nodi l’aumento degli stipendi e le politiche sul lavoro da remoto. “Non è mai una decisione facile rifiutare di fare il lavoro che ami, ma i nostri membri desiderano fare ciò che serve per ottenere una miglior newsroom per tutti”, ha twittato la NewsGuild, storico sindacato dei giornalisti della Grande Mela. Sempre il sindacato ha dichiarato che lo sciopero al New York Times “è dovuto all’incapacità dell’azienda di contrattare in buona fede e di raggiungere un accordo contrattuale equo con i lavoratori e soddisfare le loro richieste“.
Pronta la risposta della direzione del NYT: “E’ deludente che prendano questa azione estrema quando non siamo in una impasse nei negoziati”.
Le ripercussioni
Lo sciopero al New York Times potrebbe avere ripercussioni sulla copertura giornalistica odierna, ma non è ancora chiaro quanto la mobilitazione inciderà sulla programmazione del NYT, visto che ad essa aderiscono anche i membri del desk live-news, preposto alle breaking news.
La direzione dichiara di essersi preparata e potrebbe fare affidamento sulle altre risorse del giornale, come lo staff internazionale, che in gran parte non fa parte del sindacato. Il direttore esecutivo Joe Kahn ha dichiarato in una nota: “Forniremo un prodotto valido ma sarà più difficile del solito”. La presidente del giornale, Meredith Kopit Levien, ha aggiunto che il Times ha “piani in atto per garantire il rispetto dei nostri obblighi nei confronti dei nostri lettori e del pubblico in generale riportando le notizie nel modo più completo possibile attraverso qualsiasi interruzione causata da uno sciopero”.
Il celebre quotidiano newyorkese non scioperava da decenni: l’ultimo sciopero a fermare la pubblicazione del giornale risale al 1978 ed è durato 88 giorni.