Un ragazzo di 28 anni, Emilio Arpaia, è stato accoltellato a Montesarchio in provincia di Benevento, durante una lite ed è ora in gravi condizioni per le numerose ferite riportate al torace.
Il giovane ferito, rimasto a terra in una pozza di sangue è stato soccorso da un carabiniere che gli ha praticato le prime e forse decisive cure, prima dell’arrivo dei medici del 118.
L’aggressore è Giuseppe Maglione di 24 anni che è stato poco dopo arrestato dai militari dell’Arma di Montesarchio con l’accusa di tentato omicidio.
La lite tra i due, entrambi originari del comune in provincia di Benevento, è avvenuta attorno alla 4 del mattino nella zona della variante, con la vittima trovata in una piazzola di sosta priva di sensi e in un lago di sangue dai carabinieri, con numerose ferite al torace, dopo una chiamata anonima che aveva segnalato un incidente in via Caracciolo, un tratto della variante che collega una zona periferica di Montesarchio con l’Appia. Maglione, secondo quanto si apprende, avrebbe raccontato agli investigatori di essere salito sull’auto di Arpaia e proprio lì sarebbe nata una discussione sfociata nella violenta lite.
Le condizioni di Arpaia sono apparse subito gravi e, solo grazie alla manovra di rianimazione praticata dal militare e i sanitari del 118, intervenuti successivamente, sono riusciti a stabilizzarlo. Il 28enne è stato prima portato all’ospedale San Pio del capoluogo sannita e, poi, trasportato in eliambulanza al Policlinico Federico II di Napoli, vista la gravità delle ferite.
Il 28enne, padre di una bambina, fino a qualche mese fa gestiva un locale proprio nella cittadina caudina, un pub che attualmente è chiuso. Il papà della vittima, invece, è un commercialista di Montesarchio mentre Maglione è figlio di un noto pregiudicato della zona.
Montesarchio ragazzo accoltellato: le indagini
Immediatamente sono state avviate le indagini da parte dei carabinieri del nucleo operativo locale e dal nucleo investigativo del reparto operativo, coordinate dalla Procura di Benevento, guidata da Aldo Policastro, che hanno consentito di identificare e di arrestare Maglione. Su disposizione del sostituto procuratore di turno, Marilia Capitanio, il giovane è stato portato nel carcere di Benevento, dopo essere stato medicato per alcune ferite riportate alla gamba.
Al vaglio dei carabinieri la ricostruzione della dinamica e del motivo che possa aver scatenato, prima il litigio e, poi, l’aggressione con una rabbia tale da portare a quel numero impressionante di coltellate in quell’area isolata nei pressi del deposito giudiziario.
Maglione, difeso dall’avvocato Vittorio Fucci, non ha detto molto ai carabinieri ma ha spiegato, comunque, di essersi difeso dopo aver subito una ferita con lo stesso coltello con cui ha, successivamente colpito ripetutamente il conoscente.
Nella ricostruzione dell’arrestato, unico a essere ascoltato per il momento, vista la gravità delle attuali condizioni dell’altro giovane, sarebbe stato proprio Arpaia a colpire per primo la gamba di Maglione, con quest’ultimo che sarebbe riuscito a strappargli il coltello dalle mani per poi aggredirlo e colpirlo ripetutamente, sono infatti ventidue le coltellate inflitte al ragazzo in varie parti del corpo, soprattutto al’altezza del torace.
I carabinieri, comunque, sono riusciti facilmente a risalire all’identità di Maglione e una volta arrestato lo hanno portato in caserma, prima del trasferimento, appunto nel carcere della contrada Capodimonte a Benevento, con l’accusa di tentato omicidio, a disposizione dell’autorità giudiziaria.
Probabilmente, il giovane, sarà ascoltato in modo più approfondito nelle prossime ore per chiarire alcuni aspetti dell’aggressione ancora poco chiari. Intanto, nella tarda serata di ieri, le condizioni di Arpaia restavano gravi ma stazionarie, dopo che è stato sottoposto ad un intervento che sembrerebbe essere andato bene, con la prognosi che resta però ancora riservata. Ora bisognerà attendere che si riprenda il 28enne per conoscere la sua ricostruzione dei fatti.