Nicolò Barella, pedina fondamentale del centrocampo dell’Inter e della nazionale italiana, ha rilasciato un’interessante intervista alla Gazzetta dello Sport. Tanti i temi affrontati dal calciatore cresciuto nel Cagliari e giunto a San Siro con i gradi di giovane promessa. A San Siro, Barella è diventato campione vero, leader dello spogliatoio e punto di riferimento per i compagni. Nell’intervista pubblicata questa mattina sulla rosea, il centrocampista classe ’97 ha rilanciato le ambizioni scudetto della formazione allenata da Simone Inzaghi. Il campionato è lungo e le possibilità di riprendere il Napoli capolista sono integre. Magari sfruttando già il big match del 4 gennaio, quando a San Siro arriveranno proprio gli uomini di Luciano Spalletti, in una sfida che si annuncia fondamentale per il proseguo della stagione: “Il campionato lo vince chi è più equilibrato e fa meno errori – afferma Barella nell’intervista alla Gazzetta –. Finora il Napoli non ne ha commessi, mentre noi ne abbiamo fatti tanti. Da un certo punto, però, ci siamo riuniti per risolvere la questione tutti insieme e i risultati si vedono. Il nostro obiettivo resta lo stesso: provare a vincere lo scudetto”.

Intervista Barella, le parole sul suo futuro

L’intervista di Barella sposta il proprio obiettivo, in seguito, sulle motivazioni che vedono l’Inter attualmente distante undici punti dalla vetta. Trenta punti conquistati, frutto di dieci vittorie e cinque sconfitte in quindici incontri. Un rendimento che non aiuta la squadra nerazzurra a nutrire ambizioni da scudetto: “Ci sono dei momenti in cui è bello, e serve pure, guardarsi in faccia e parlarsi. Magari dare la colpa prima a se stessi che agli altri. In quel momento avevamo perso il focus, credevamo che per quanto fatto e vinto prima tutto ci fosse dovuto. Che bastava entrare in campo per vincere. E invece non succede mai, soprattutto in questo campionato, il più difficile a cui abbia partecipato. Ma è un torneo lunghissimo e strano, con un Mondiale di mezzo, quindi noi ci crediamo”. Quel che è certo è che il centrocampista vuole essere protagonista con la maglia dell’Inter ancora per diversi anni: “Mi vedo in campo nel 2026 ancora da interista. Ognuno fa le sue scelte e poi, a fine carriera, si vedrà se sono state giuste o sbagliate”. Su Skriniar, invece, che è in scadenza e deve ancora rinnovare, Barella aggiunge: “Non mi sono mai permesso e mai mi permetterò di dare consigli. Spero rimanga, questo è ovvio, perché oltre ad essere incredibilmente forte, è un fratello”.

Barella: “Mondiali? Non ho visto mezza partita”

Nell’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, Barella ammette il disagio relativo ai Mondiali che si stanno disputando in Qatar: “Non ho visto ancora mezza partita dei Mondiali, non riesco a capire il sentimento che provo. Non sono lucido di fronte a questo dispiacere enorme. Si dice che il campo abbia sempre ragione, ma per me in questo caso ha dato un responso ingiusto. Chi vince un Europeo o una Coppa America meriterebbe di andare a un Mondiale di diritto”. Tra le delusioni del mondiale, c’è il compagno di squadra Lukaku: “L’Inter di Conte era stata creata attorno a Lukaku, poi l’anno scorso abbiamo costruito un qualcosa di altrettanto bello in cui lui non c’era: ora tocca a Romelu inserirsi nel nostro nuovo modo di giocare. Sappiamo quanto forte sia, quanta voglia abbia, soprattutto quando viene criticato: per questo non sono preoccupato sul suo inserimento”.