Il 9 dicembre ricorre la giornata mondiale dell’Onu dedicata al contrasto alla corruzione e come ogni anno tornano sotto i riflettori i numeri che riguardano questa piaga sociale ed economica.

La giornata

Il 9 dicembre di ogni anno ricorre la Giornata Internazionale contro la corruzione, un’occasione per porre l’attenzione sulle conseguenze di un fenomeno sociale, politico ed economico che colpisce tutti i Paesi, priva i cittadini di diritti fondamentali, rallenta lo sviluppo economico, mina le Istituzioni e lo Stato di diritto. Il 31 ottobre 2003, l’Assemblea Generale dell’ONU, in risposta al crescente fenomeno della corruzione e alla minaccia che rappresenta per la stabilità e la sicurezza, ha adottato la Convenzione delle Nazioni Unite contro la Corruzione . La Convenzione, entrata in vigore nel dicembre 2005, rappresenta uno degli strumenti più innovativi ed è il primo strumento giuridico vincolante nella lotta contro la corruzione: mira a promuovere un approccio globale e multisettoriale per prevenire e combattere il fenomeno, anche in considerazione della sua dimensione transnazionale; prevede misure di prevenzione e la criminalizzazione delle principali forme di corruzione. (www.agenziacoesione.gov.it)

Le denunce

Giornata mondiale contro la corruzione, quali sono i numeri? I soggetti coinvolti e denunciati in soli cinque anni sono in totale 114.381: numeri agghiaccianti che o da soli o con mazzette e appalti truccati valgono in tutto 12,1 miliardi e le persone coinvolte e denunciate sono state complessivamente 18.952. Sempre nel quinquennio di riferimento la Finanza ha potuto accertare una frode pari a 19,4 miliardi per responsabilità amministrativa per danno erariale, contestata a ben 27.296 dipendenti pubblici, segno di un malcostume diffuso.
Frodi sui fondi strutturali e sugli incentivi alle imprese, nello stesso periodo di tempo sono state intercettate per un valore complessivo di 1,3 miliardi a cui si devono aggiungere anche i 235,2 milioni di frodi accertate su erogazioni varate a partire dal 2020, come finanziamenti assistiti da garanzia (213,1 milioni) e i contributi a fondo perduto per il Covid 19 per 22 milioni erogati in particolare in favore di partite Iva. Non sfuggono poi gli illeciti in campo sanitario che ammontano a circa 361,5 milioni, in ambito previdenziale (211,3 milioni) e per prestazioni sociali varie per un importo di 303 milioni di euro. Tra gli importi più rilevanti, la frode di 512,8 milioni in Fondi strutturali spese dirette, 807,3 milioni di incentivi alle imprese e altre uscite nazionali e locali mentre la corruzione in sé e per sé vale da sola 1.027,6 milioni.


Corruzione in Italia

Qual è il valore della corruzione in Italia? Prendendo in considerazione i cinque anni che vanno dal 2017 al 2021, gli illeciti che sono stati accertati a danno della spesa pubblica valgono da soli circa 34 miliardi, per una media di 7 miliardi l’anno: questi sono i dati raccolti dalla Guardia di Finanza e diffusi nella prima decade dello scorso ottobre, che svelano l’enorme sperpero di denaro pubblico che passa attraverso figure differenti come faccendieri, tangenti, imprese infiltrate, appalti manipolati, spese previdenziali e sanitarie gonfiate e una fitta rete di funzionari pubblici corrotti. I soldi che sono stati recuperati in parte in questi anni ammontano a un valore di appena poco superiore ai 2 miliardi.