Nick Carter da ex beniamino delle teenager, con una delle boyband più popolari degli anni Novanta, i Backstreet Boys, oggi è un protagonista della scena pop americana e torna alla ribalta, dopo la notizia della morte di suo fratello minore Aron, deceduto per cause misteriose a soli 33 anni di età, per essere stato accusato di stupro da una sua fan.
Carriera
Chi è Nick Carter, recentemente accusato di stupro? Nato a Jamestown, nello stato di New York, Nickolas Gene Carter inizia a muovere i primi passi nel mondo dello spettacolo girando spot e ruoli da comparsa (ad esempio nel film Edward mani di forbice) e successivamente entrando in una band per bambini. Nel 1993 viene selezionato per il progetto di una nuova boyband costruita a tavolino: nascono i Backstreet Boys, che per quasi un decennio dominano le classifiche con hit come “As Long As You Love Me”, “Everybody” e “I Want It That Way”, vendendo 120 milioni di dischi in tutto il mondo e conquistando i cuori di tante ragazzine in tutto il mondo. I Backstreet Boys dopo uno stop temporaneo durato alcuni anni, sono ancora in attività e deduci da un tour mondiale che ha toccato anche l’Italia.
L’accusa di stupro
Nick Carter è da sempre considerato uno dei più bei componenti dei Backstreet Boys e recentemente è tornato a far parlare di se dopo la morte di suo fratello Aron: è stato infatti accusato da una sua fan autistica di stupro. L’azione legale è stata presentata da Shannon “Shay” Ruth ed è stata illustrata in queste ore in una conferenza stampa: i fatti risalgono al 2001 quando la ragazza era ancora minorenne. La donna avrebbe dichiarato alla stampa: “gli ultimi 21 anni sono stati pieni di confusione, dolore, frustrazione vergogna e autolesionismo. Ed è stato il risultato diretto del fatto che Nick Carter mi ha stuprata”. Anche se sono autistica e soffro di paralisi cerebrale, nulla ha avuto su di me un impatto negativo pari a quello causato da Carter che, dopo lo stupro mi ha insultata e malmenata lasciandomi lividi sul braccio.”
L’altra accusa di violenza
Per il cantante dei Backstreet Boys non è la prima accusa di violenza sessuale ricevuta: nel 2017 infatti, un’altra ragazza, tale Melissa Shuman ex componente di una pop band, denunciò un fatto molto grave sul suo blog che coinvolgeva proprio l’ex biondino dei Bsb: a seguito dell’onda Me Too del caso Weinstein, Melissa raccontò per filo e per segno quello che le successe dopo aver partecipato ad una festa nella quale si trovava anche l’idolo della band più amata dalle ragazzine, quando lei aveva solo 18 anni; Melissa dichiarò testuali parole: “Sto per confessarvi qualcosa che mi è successa quando avevo 18 anni e che ho sempre nascosto come se non fosse mai accaduta. Eravamo nello stesso cast di un film per la tv, all’epoca facevo parte delle Dream. Mi è sembrato un tipo gentile e carismatico, quindi ho accettato di raggiungere lui e i suoi amici in un appartamento a Santa Monica. Ho chiesto alla mia coinquilina di accompagnarmi, e ci siamo ritrovate in una casa praticamente vuota: niente mobili in sala da pranzo, niente elettrodomestici; solo una tv e una console per videogiochi. Dopo aver bevuto un po’ e giocato alla console con il suo amico, mi ha chiesto di andare nel suo studio per ascoltare la nuova musica su cui stava lavorando. Ho accettato, e mentre sentivamo i nuovi brani ci siamo baciati. Sapeva benissimo che ero vergine e molto cattolica. Lo sapevano tutti. Gli ho detto che non volevo fare sesso, gliel’ho ripetuto più volte. Ma mi ha buttato sul letto, con la forza costringendomi a un rapporto sessuale.” In molti le chiesero il perché non avesse denunciato subito l’accaduto e lei stessa dichiarò che l’agente del cantante la persuase a non farlo poiché lui aveva gli avvocati migliori del Paese. Chissà se è accaduta la stessa cosa anche alla ragazza che soltanto oggi racconta il grave episodio accaduto nel 2001.